Formula 1 Canada: Verstappen ci prova, Ricciardo ci riesce

Formula 1 Canada: Verstappen ci prova, Ricciardo ci riesce© sutton-images.com

Red Bull concretizza finalmente il potenziale con entrambe le monoposto. Verstappen e Ricciardo provano a sfruttare il vantaggio della Hypersoft al via, Max centra il podio, Daniel recupera punti su Hamilton

Fabiano Polimeni

11.06.2018 14:54

Verstappen-Bottas e Ricciardo-Raikkonen, unici stracci di battaglia vera, contesa della posizione, in un Gran Premio del Canada altrimenti cristallizzato nella top six all’arrivo. Di strategia, il secondo balzo di Daniel, l’overcut che funziona alla perfezione su Hamilton e, fosse stato esteso, avrebbe potuto moltiplicare l’effetto. Oltre, però, c’era la posizione di Max Verstappen, che torna sul podio, prova l’assalto su Bottas in partenza, tra curva 1 e 2, ma il finlandese si difende bene, chiude la porta e assicura posizione e risultato finale.

Meglio va a Ricciardo su Raikkonen, concretizza il vantaggio dell’aderenza extra offerta dal via su Hypersoft. Nel mondiale cambia il leader, formalmente Vettel, di fatto uno scenario appaiato tra i due contendenti. Il terzo può essere Ricciardo? Rosicchia due punti a Lewis e commenta: «E’ ancora realtà, la possibilità di vincere il titolo. Non so se Lewis abbia avuto dei problemi questo weekend, su una pista sulla quale è solitamente molto forte. E’ una pista tradizionalmente favorevole a Mercedes, così, per noi, recuperare un po’ di punti è una piccola vittoria e ci incoraggia in vista delle prossime gare». Peccato che in Canada, il riferimento assoluto, l’asticella da superare, l’abbia fissata la Ferrari con Sebastian Vettel. «Sono relativamente soddisfatto del quarto posto, abbiamo deciso di qualificarci sulla Hypersoft e sapevamo sarebbe stata aggressiva all’inizio, sapevamo di doverla usare. Siamo saltati davanti a Kimi e poi l’overcut su Lewis, penso abbiamo fatto tutto il possibile con la strategia, sono piuttosto felice. E ovviamente lo sono per il fatto d’aver avuto la macchina competitiva per l’intero week end, abbiamo ottenuto punti buoni», aggiunge.

Sul passaggio della corsa nel quale avrebbe potuto effettuare una scelta diversa, decidere di allungare ancora il primo stint, Daniel si limita a dire: «E’ stata una gara divertente, mi sentivo bene e via radio dicevo di poter tenere quel ritmo, in qualche modo ho suggerito avremmo probabilmente potuto continuare ma una volta che hanno visto l’overcut su Lewis era abbastanza».

Il finale di gara ha riportato Verstappen a ridosso di Bottas, chiamato a un fuel saving che compensasse un primo stint affrontato al massimo nel tentativo di mantenere il contatto da Vettel e giocarsi le (poche) carte di capovolgere la corsa nel pit-stop. Recupero non concretizzatocon il sorpasso, problematico anche a Montreal, spiega Ricciardo: «Su questa pista la realtà è che non è più così semplice sorpassare».

La power unit Renault evoluta, la competitività in trazione della Red Bull, sono gli aspetti migliori emersi nel GP del Canada. Adesso è il momento di scegliere: legarsi ancora a Renault nel 2019 o cambiare fornitore e scommettere su Honda? Il GP d’Austria per l’annuncio, secondo Marko e Horner. Prima della Francia, secondo Abiteboul. Il miglioramento compiuto dalla power unit non cancella un divario ancora presente, che fa commentare Max Verstappen: «Per un verso è stata una gara un po’ noiosa, dall’altro devi restare pienamente concentrato per fare un buon lavoro. Seb era molto veloce e ho realizzato in fretta che a noi mancava velocità di punta.

Le gomme hanno tenuto molto bene alla fine, quando ho provato a sfidare Valtteri che era in fuel saving, ciò dimostra come la nostra funzionasse e al momento sia molto competitiva. Non penso che siamo in grado di contendere la vittoria su ogni tipo di pista, dipende da quanto sono lunghi i rettilinei, al momento guardo alle gare che ci aspettano».

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Motore al centro degli intoppi che hanno rallentato il programma solito del week end sulla RB14 di Ricciardo: «Non è stato il week end più liscio per quanto mi riguarda, avevamo il motore evoluto ma abbiamo incontrato alcuni problemi nel calibrarlo, è la parola giusta. E anche in gara non è stato così facile, a volte, gestire le gomme e il pattinamento». Praticamente nulla rispetto allo scenario che prospettava Newey, di un Gran Premio da affrontare partendo con una penalizzazione in griglia.


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