Formula 1, Honda: con Red Bull per far meglio di Renault

Formula 1, Honda: con Red Bull per far meglio di Renault© sutton-images.com
I progressi registrati quest'anno con la Toro Rosso dovranno assumere una portata decisamente più ampia per garantire a Red Bull la possibilità di lottare per vincere, scenario possibile negli ultimi due anni con Renault

Fabiano Polimeni

19.06.2018 12:29

Una breve nota per prendere atto di una situazione tratteggiata quasi come inevitabile. Renault commenta l’accordo tra Red Bull e Honda, «un’evoluzione naturale» delle cose - intese quale rapporto Renault-Red Bull - dicono da Viry Chatillon. Per un motorista che lascia Milton Keynes, dopo 12 anni di collaborazione, un altro pronto a varcare la soglia della fabbrica. Non servirà coprire molta strada dopo la realizzazione della struttura inglese di Honda, proprio a Milton Keynes. La tempistica dell’annuncio è profondamente diversa dai tempi limite registrati lo scorso anno con Toro Rosso, tuttavia, i progetti 2019 sono già in una fase embrionale e i tecnici dovranno confrontarsi sull’installazione della power unit e uno schema molto diverso tra Honda a Renault. L’esperienza Toro Rosso fornirà un’impostazione di partenza.

«Quest’anno ho incontrato spesso il dottor Marko per discutere dei problemi legati alla Toro Rosso e ci sono state conversazioni informali del tipo “Facciamoci coinvolgere un giorno con Red Bull Racing”», commenta Masashi Yamamoto, general manager di Honda Motor Sport. Lo scenario adesso diventato realtà è una strada costruita, nemmeno così in silenzio, sin dalla sigla dell’accordo Toro Rosso-Honda.

Yamamoto parla di comunicazione da sviluppare, di lavoro sul progetto 2019 da avviare: «In questa fase tutti gli altri team hanno già iniziato lo sviluppo per il 2019, anche noi dovremo iniziare a lavorare sull’abbinamento di telaio e power unit con il team. Sebbene ci sia più tempo rispetto alla situazione Toro Rosso dell’anno scorso, è sempre un lasso di tempo relativamente più corto rispetto agli altri. Dovremo garantirci una buona comunicazione per condurre uno sviluppo lineare».

Due scuderie da fornire, ovviamente con pari diritti. Non ci saranno status privilegiati, assicura Yamamoto: «Forniremo la stessa specifica di power unit sia a Red Bull che a Toro Rosso. Dalla prospettiva del costruttore non ha senso identificare un team come ufficiale o cliente, obbligandoci i regolamenti attuali a fornire la stessa power unit a tutti i nostri team. In tal senso, il contratto pone le tre parti in una posizione paritaria. Apprezziamo che Red Bull, come ha fatto Toro Rosso, abbia mostrato una tale predisposizione anche dopo aver visto i difficili momenti attraversati nelle tre stagioni precedenti in Formula 1».

Difficoltà che Honda ha dimostrato aver superato quest’anno. L’affidabilità ha raggiunto buoni livelli, resta l’incremento delle prestazioni da coltivare. La prospettiva di arrivare ai livelli di competitività della power unit Renault entro fine anno è, più che un’ambizione, una necessità. Perché l’abbinata Red Bull-Honda dovrà produrre risultati perlomeno pari a quanto ottenuto quest’anno: la vittoria. «Sentiamo di dover essere all’altezza delle aspettative elevate che hanno, sentiamo il loro rispetto nei nostri confronti e metteremo tutto quel che abbiamo nello sviluppo per il prossimo anno. Siamo al lavoro sullo sviluppo per ottenere altri progressi e lottare per risultati ancora migliori nel resto di questa stagione. Red Bull è un dei team di vertice, ha vinto diversi campionato e quest’anno ha già vinto delle gare. È chiaro come abbiano un ottimo telaio e questo farà sì che noi avremo migliori opportunità di vincere delle gare. Dà motivazioni ulteriori a tutti i componenti Honda e al contempo rappresenta una pressione enorme e grande responsabilità Come punto di partenza non vogliamo assistere a un calo delle prestazioni di Red Bull Racing rispetto al suo attuale livello, il nostro obiettivo è di progredire e far meglio di quanto non stiano facendo al momento».


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