Formula 1 Germania: Pirelli, a Hockenheim salto sul morbido

Formula 1 Germania: Pirelli, a Hockenheim salto sul morbido© sutton-images.com
Sarà la prima volta delle gomme larghe a Hockenheim, come in Cina con un salto di mescola tra Soft e Ultrasoft. Asfalto mediamente abrasivo e con bassi livelli di usura e degrado attesi

Fabiano Polimeni

18.07.2018 09:31

Servirono tre pit-stop per vincere, a Lewis Hamilton, l’ultima volta che la Formula 1 corse a Hockenheim. Praticamente una vita fa, il 2016. Altre gomme, altre mescole, tutto diverso rispetto al week end pronto ad andare in scena. Il secondo stagionale nel quale Pirelli propone mescole non contigue. Gomma media, Soft e Ultrasoft, sarà così anche a Budapest, come lo è stato a Shanghai.

Le scelte dei team sulla ripartizione dei set a disposizione non si discostano particolarmente e Mercedes, Ferrari e Red Bull optano per 7 treni di Ultrasoft, con l’eccezione di Daniel Ricciardo, ad avere 8 treni di Ultrasoft ma solo 3 di soft, diversamente dai 4-5 degli altri piloti di riferimento. Ricciardo destinato a scontare una penalizzazione in griglia di partenza per la sostituzione del MGU-K, secondo i piani Red Bull prospettati nelle scorse settimane.

Hockenheim è pista che abbina settori veloci e una sezione più guidata, il Motodrom il cui ingresso sarà più veloce che mai in qualifica. Si registrano valori medi di impegno laterale sulle gomme, come sulla lunghissima curva 5, continua piega a sinistra che di fatto è un rettilineo per le monoposto, oppure le due curve a destra che immettono sul dritto di partenza, da interpretare come un’unica linea. Poi la staccata di curva 6 e la ripartenza sollecitando le gomme posteriori in trazione, come in uscita di curva 3 e della sezione che precede il Motodrom.

L’asfalto offre un livello medio di aderenza, 3 su 5 nella scala Pirelli, come lo stress sulle gomme. Il livello di carico aerodinamico deve bilanciare le esigenze di velocità sul dritto con il grip aerodinamico necessario per andar forte nel tratto guidato.

«Questa questa gara rappresenta abbastanza un’incognita, dato che dal 2016 a oggi sono cambiati molti fattori, tra cui le monoposto, l’intera gamma e le dimensioni dei pneumatici. Invece il circuito di Hockenheim è rimasto praticamente uguale rispetto a due anni fa. Per questa gara, proprio come in Cina, la nomination presenta un ‘salto’ di mescola, in modo da avere un divario equo fra le prestazioni delle tre mescole nominate.

Anche grazie a questo fattore, a Shanghai abbiamo assistito a un gran premio davvero interessante anche dal punto di vista della strategia e speriamo che questo possa ripetersi anche in Germania. Le prove libere saranno particolarmente significative per i team che dovranno familiarizzare nuovamente con questo tracciato e capire come utilizzare al meglio i pneumatici», commenta Mario Isola.


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