Formula 1 Germania, Hulkenberg: "Stiamo sempre migliorando"

Formula 1 Germania, Hulkenberg: "Stiamo sempre migliorando"© sutton-images.com
La Renault ha alti e bassi ma continua lo sviluppo. Nico parla anche della gara tedesca e della tentazione di un record al Nurburgring

Maurizio Voltini

19.07.2018 17:25

Sembra quasi condannato a essere sempre in secondo piano: Nico Hulkenberg presente alla conferenza stampa dei piloti a Hockenheim in quanto "padrone di casa" è tuttavia in ombra anche in questo ruolo, data la presenza dell'altro tedesco che oltretutto guida il campionato, Sebastian Vettel. Eppure anche il pilota Renault svetta, se consideriamo tutti quelli che non guidano in uno dei tre top team, essendo settimo in campionato.

Fra le varie domande è dunque ovvia e del tutto giustificata quella su una sua valutazione di come stia progredendo la stagione, di Hulkenberg ma anche di Renault: «Credo sia stata positiva finora. Ovviamente abbiamo sprecato alcune opportunità qua e là, a volte per problemi tecnici a volte per weekend difficili. Penso che gli ultimi 2, 3 o 4 weekend in particolare non siano stati brillanti per noi: abbiamo sempre avuto qualche contrattempo e questo ci ha fatto lasciare per strada qualche punto. Però è sempre dura essere perfetti a ogni gara. Ma guardando al quadro complessivo siamo quarti nel campionato Costruttori, che è un risultato discreto. Abbiamo altri sviluppi in preparazione per le prossime settimane e speriamo che questi possano portarci nella giusta direzione per il resto della stagione, poi vedremo se riusciremo ad essere più competitivi o almeno a mantenere la posizione che abbiamo».

Guardando al fatto di non essere arrivati in Q3 nelle qualifiche, la pista di Silverstone sembrerebbe essere quella che ha più rivelato delle debolezze nella Renault RS18«Mah, non necessariamente - risponde Hulkenberg - chiaramente dipende dalla pista, e Silverstone non era ideale per la nostra macchina, era piuttosto difficile e quindi non era possobile spingere al massimo. Ma prima di quella gara siamo arrivati in Q3 tante volte… e non è sempre la cosa più importante, per la battaglia a centro griglia: a volte è addirittura meglio essere fuori dalle Q3 per poter attuare una strategia diversa. Però chiaramente spingiamo, facciamo pressione su Renault perché renda la macchina più veloce e più competitiva, per cercare di mantenere un vantaggio nella lotta a centro griglia. Questa è molto serrata e dipende tanto anche dalle piste: un weekend c'è una pista che si addice più alle Force India o alle Haas, quello successivo è più veloce la Toro Rosso… Quindi dipende: però come Renault normalmente siamo stati piuttosto costanti».

Hai detto che il team sta lavorando duramente per aumentare le prestazioni della macchina: ma quanto siete più veloci ora rispetto a Melbourne? «È difficile quantificarlo in termini di tempo sul giro. Però se guardiamo lo sviluppo della macchina, abbiamo spesso portato vari pezzi nuovi, anche vari piccoli dettagli. Resta difficile però misurarlo. Se guardiamo al gap che c'è con i primi tre top team, allora è inevitabile pensare che sia troppo grande, e questo non ci piace. Però allo stesso tempo anche loro stanno facendo un lavoro di sviluppo fantastico ed è difficile recuperare terreno. Chiaramente i piloti vogliono sempre di più, vogliono andare più veloci, noi siamo impazienti; però a ogni gara portiamo delle cose nuove, anche questo weekend, quindi non vedo l'ora di provare la macchina già domani e vedere come andrà».

A volte sembra che tu e Carlos fatichiate di più, rispetto ad altri team, con il degrado delle gomme: ci avete lavorato su, pensate possa essere un problema anche qui? «Forse per alcune gare è vero - ammette Hulkenberg - ma non in tutte, e ripeto che dipende anche questo un po' dalle piste e pure dalle temperature. Sì, abbiamo avuto dei problemi ma dipende da come la tua macchina sfrutta le gomme: ci sono stati alcuni circuiti sui quali la nostra macchina è stata piuttosto severa con le gomme e noi ne abbiamo pagato un prezzo a livello di degrado. Ma lo sappiamo e stiamo cercando di isolare il problema, di lavorarci sopra. È un argomento caldo per noi e anche qui con il clima molto caldo sarà un test importante per noi, se riusciremo a fare dei miglioramenti».

Da pilota tedesco, è inevitabile che si chieda a Nico un'opinione sul ritorno a correre a Hockenheim, un appuntamento che anche l'anno scorso era saltato: «Chiaramente non è male, torniamo in un circuito del quale ho tanti ricordi: la mia prima gara in Formula BMW l'ho fatta qui, come tante altre gare in altre Formule. È un circuito che mi ha portato sempre fortuna, ho ottenuto dei buoni risultati qui. Ho sentito che dovrebbe esserci il "tutto esaurito" per questo weekend ed è una bellissima notizia, quindi non vedo l'ora di iniziare».

Ma perché sembra così difficile poter mantenere stabilmente un GP F1 in Germania? Questo potrebbe addirittura essere l'ultimo… «La Germania è una grande nazione e sarebbe ovviamente un grosso peccato non avere più un GP, sarebbe una grossa delusione per noi. Credo sia semplicemente una questione commerciale: la Germania ha una grande storia, in F1 in particolare ma anche in tutto il mondo del motorsport, e forse la nostra nazione è diventata un pochino stanca delle corse. Magari c'è una saturazione, non so. Però noi siamo da tanti anni in questo ambiente, c'è stato Seb e prima ancora Michael, e forse gli appassionati sono un po' viziati dalle vittorie e dai risultati che loro hanno ottenuto. Forse è una conseguenza di questo. Però credo che sia l'aspetto commerciale a giocare il ruolo più importante».

Parlando invece di un'altra famosa pista tedesca, quella del Nurburgring, e dei record stabiliti dalla Porsche lì e a Spa con la 919 modificata, si chiede a Hulkenberg se gli sarebbe piaciuto fare qualcosa di simile, magari con una Renault appositamente sviluppata: «Sì, mi sarebbe piaciuto guidare quella macchina. Però non avrei fatto quei tempi, serve un esperto del Nordschleife, un tracciato che non conosco molto bene. È un circuito pazzesco con tanti saliscendi, molto dinamico. È una follia, in senso positivo però, ed è bello che la Porsche sia andata a fare questi record, queste cose così eccentriche se vogliamo. Sarebbe una bella tentazione anche per noi. Conosco la macchina (con la Porsche 919 ci ha vinto Le Mans, ndr) però credo che questa versione evoluta sia ancor più divertente. Con una Formula 1 penso che sarebbe ancor più difficile guidare su quella pista, credo che dovremmo riasfaltarla, ma visto che è una cosa che va di moda, si potrebbe riasfaltare anche il Nordschleife, perché no?».


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