Villeneuve: Raikkonen merita la conferma, Leclerc può attendere

Villeneuve: Raikkonen merita la conferma, Leclerc può attendere© sutton-images.com
Jacques è tra quanti suggeriscono alla Ferrari la strada della stabilità interna. Il talento di Leclerc ha bisogno ancora di un anno di crescita. I rischi per il team dal confronto con Vettel già nel 2019

Fabiano Polimeni

16.08.2018 14:36

La prossima casella del mercato piloti destinata a essere riempita è l’arrivo di Carlos Sainz in McLaren. Già prima dell’addio di Alonso alla Formula 1 nel 2019 l’attuale pilota Renault era dato con un piede a Woking. In Red Bull andrà con molta probabilità Pierre Gasly, a occupare il penultimo sedile tra i top team ancora disponibile. L’altro è quello di Kimi Raikkonen in Ferrari. Che fare? Accelerare e promuovere Charles Leclerc, oppure, confermare ancora Raikkonen, come vorrebbero i più recenti rumours?

Suggerisce pazienza e crescita graduale, Jacques Villeneuve. Sarà promozione, prima o poi, per Charles. Ha brillato nella stagione d’esordio con una buona Alfa Romeo-Sauber, ha guadagnato punti con costanza e confermato il talento innato. Qualche sbavatura, mai negata, anzi, sempre molto critico con sé stesso il monegasco, fa parte del naturale apprendistato. Scusabile in Sauber, inammissibile sulla Rossa.

«Charles fa ancora degli errori, sarebbe straordinario per lui andare in Ferrari ma sarebbero due anni di preparazione in un team che, come Mercedes, non è una squadra nella quale preparare i piloti. È una squadra di vertice, le squadre al top pagano i piloti al loro apice e nel momento in cui li vogliono. Per questo hai i junior team, per preparare i giovani piloti», commenta Villeneuve a Beyond the Grid, spingendosi a fosche previsioni da una convivenza già nel 2019 tra Vettel e Leclerc: «Metti un giovane leoncino accanto a Vettel e cosa farà Seb? Proverà a mangiarlo vivo, lo distruggerà o finirà in lacrime e tutto il team si ritroverà a essere più lento nel giro di due anni. Non è qualcosa di costruttivo».

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Continuare sulla strada della stabilità interna è la carta giusta da giocare in questa fase secondo il canadese, con un buon Raikkonen, competitivo, reduce da ben 8 arrivi sul podio in 12 gran premi e qualche passaggio opaco. «Guarda il lavoro che sta facendo Kimi. È terzo in campionato, spesso è più veloce di Vettel e quando non lo è si trova ad appena 1 decimo. È il cruciale nello sviluppo della monoposto, adesso tutto il team lavora straordinariamente bene».


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