Formula 1 Belgio, dal Prof. Vettel voto 10 ai motoristi Ferrari

Formula 1 Belgio, dal Prof. Vettel voto 10 ai motoristi Ferrari© sutton-images.com
Il lavoro dei tecnici sulla power unit e sull'intera Ferrari SF71H è cruciale nella vittoria di Spa-Francorchamps. Sebastian vince la cinquantaduesima gara in carriera e scavalca Alain Prost

Fabiano Polimeni

26.08.2018 17:37

Doveva iniziare l’operazione recupero perché non diventassero un allarme quei 24 punti con i quali Hamilton aveva mandato tutti in vacanza. Il Gran Premio del Belgio riporta Vettel e la Ferrari là dove avrebbero dovuto essere già in Ungheria e nel sabato di Spa. Se l’esperienza insegna, Seb fa tesoro di quanto successo un anno fa, prepara al meglio l’attacco fuori dal Raidillon, immediato al primo giro, mentre dietro accadeva di tutto.

La facilità con la quale ha superato Lewis Hamilton è un monumento al lavoro dei tecnici che hanno sviluppato una power unit, 062 Evo aggiornata con la terza specifica stagionale in Belgio. Well done motoristi!. Non a caso, il team radio di Vettel a fine gara.

E quel turbo ibrido preoccupa Mercedes, lascia interrogativi irrisolti a Hamilton, dopo anni di incontrastato dominio. La vittoria a Spa-Francorchamps si decide in cinque curve, giusto il tempo di attaccare la leadership di Hamilton appena lo sguardo punta l'orizzonte in fondo al Kemmel ed ecco la Safety Car. Secondo momento cruciale, gestito al meglio da Seb. Riparte e allunga, il margine va oltre i 3 secondi, poi il pit-stop.

Quasi riesce l’impresa a Lewis, l’undercut mancato per un secondo appena, l’aggancio a Verstappen a rallentare un po’ la progressione. Dal secondo e 1 decimo ricomincia il lavoro di Seb nel secondo stint, allunga gestendo il passo.

L’operazione recupero non è certo finita, Hamilton resta padrone del mondiale Piloti, 17 punti di vantaggio e Monza ad attendere, che rilancerà la sfida tutta cavalli e aerodinamica specifica. Esercizi sui quali la Ferrari SF71H primeggia. La nuova power unit, con benzina Shell evoluta, sarà d’aiuto anche tra una settimana, secondo passaggio della potatura straordinaria di fine estate che dovrà portare a riequilibrare la partita idealmente a Singapore.

Seb torna sui progressi della power unit, utili a Spa e a Monza, senza dimenticare Città del Messico e Interlagos, Suzuka, tutte piste dall’elevato peso specifico della componente potenza (e affidabilità): “Il nuovo motore è migliore, è importante fare passi in avanti, in gara siamo stati molto vicini con Mercdes, specialmente nel primo stint; la prima curva, il primo giro, sono stati importanti,come passare Lewis, poi ho gestito bene e alla fine è stato più facile. E’ una bella vittoria per noi, spero porteremo lo slancio anche a Monza”.

Hamilton, la Ferrari ha un trucco per andar forte

La vittoria nel Gran Premio del Belgio è anche la numero 52 in carriera, segna il sorpasso su Prost. Statistica. Ma non solo: “Più vittorie di Alain... wow”, il pensiero a caldo appena giù dalla macchina. Poi l’analisi del momento cruciale: “E’ stata una grandissima partenza, Lewis mi ha spinto un po’ tanto sulla sinistra (a La Source; ndr), sapevo di avere una possibilità di attacco sulla collina, ci ho riprovato un po’ come l’anno scorso, quest’anno mi è andata meglio, avevo un po’ meno ala ma anche il tempismo è stato perfetto. Si è attaccata anche la Force India ma siamo rimasti davanti ed è stato un sollievo. Con la safety car sono ripartito molto bene poi è stata una gara molto lineare. Lewis ha spinto molto nel finale di primo stint, ma ho tenuto sotto controllo la situazione. Anche nel traffico ho avuto fortuna con i doppiaggi sul rettilineo, non ho perso molto. Ho visto che negli ultimi 15 giri non spingeva più di tanto, mi sono goduto questa gara, su questa pista molto bella con una gran macchina è anche meglio”.

È la monoposto più completa e competitiva la Ferrari SF71H. Resta ancora da migliorare l’interpretazione su pista bagnata, insieme a meccanismi da affinare nell'esecuzione al box, in un esercizio che vede sempre Lewis Hamilton padrone assoluto delle condizioni più insidiose. Avanti adesso con Monza, nuovo round di un conto alla rovescia privo di rintocchi in grado di impensierire questa Ferrari: “Sì, è vero, non ci sono piste da temere, ma non è facile essere sempre lì. Abbiamo visto una stagione molto difficile, Red Bull era vicina all’inizio, Mercedes lo è a ogni gara, non penso che abbiamo un vantaggio così grande, la gente crede sia così ma non è vero, penso che siamo quasi uguali e anche per settimana prossima e le altre gare, su altre piste, penso avremo una lotta per essere sempre lì”,


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