Formula 1 Monza, Verstappen: Red Bull e Honda da titolo nel 2020

Formula 1 Monza, Verstappen: Red Bull e Honda da titolo nel 2020© sutton-images.com

A Monza arriverà il nuovo motore Renault e Ricciardo andrà in penalità. Max guarda al 2019 con Honda, sarà una stagione di avvicinamento a Mercedes e Ferrari, per lottare alla pari l'anno seguente

Fabiano Polimeni

28.08.2018 14:43

Come in Cina lo scorso anno, i tre tenori insieme sul podio. Ed è solo la seconda volta che accade. Red Bull a Spa trova un risultato insperato, trova la competitività in gara con una monoposto dall’ala posteriore ultra-scarica e approfitta dei guai di Bottas e Raikkonen per rilevare un posto altrimenti prenotato. Tra pochi giorni, a Monza, verrà introdotta la power unit evoluta Renault, Ricciardo andrà in penalità (sarà il quarto motore termico), Verstappen no, a patto conservi il turbocompressore, già al limite delle tre componenti stagionali.

«Monza è veloce, molto veloce. Questo la rende molto divertente ma al tempo stesso non è ideale per la nostra macchina. Il podio in Belgio è stato un po’ inatteso, perché non avevamo il passo gara a causa dei lunghi rettilinei e negli ultimi 2 anni siamo stati un po’ sfortunati, così riuscire a salire sul podio è un risultato speciale», riflette Max.

Singapore può essere il prossimo appuntamento molto favorevole al pacchetto Red Bull, RB14 che potrà diventare incursore improvviso nella lotta Hamilton-Vettel e rubare punti all’uno o all’altro. Ultime chance di lotta ravvicinata, prima di un 2019 pieno di incognite, con la nuova fornitura Honda? «Guardando da dove partivano, Honda ha fatto passi in avanti notevoli. Molto raramente si sono viste delle rotture, quel che è più importante è il desiderio di portare tutto al limite. Dopotutto Honda è un candidato molto più serio, hanno già girato al banco prova e ci chiedono molti cambi per prepararsi al prossimo anno. Sono estremamente motivati e vogliono coprire migliaia di chilometri al banco», ha spiegato Verstappen a Ziggo Sport.

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Preparativi che proseguono al meglio ma non potranno colmare all’improvviso il divario che separa Honda da Ferrari e Mercedes: «Tutti vogliono lottare per il titolo ma è complicato. All’inizio avremo bisogno di compiere altri progressi ma speriamo alla fine di essere vicini. L’anno seguente (il 2020; ndr) dovremmo essere pienamente competitivi. Sì, credo sarà un anno nel quale investire, in un senso positivo, sapremo comunque cosa avremo e quali passi verranno presi».

Dopo il Gran Premio del Belgio, a spezzare una lancia in favore dei progressi Honda è stato Marcus Ericsson, decimo all’arrivo, in lotta sia con Hartley che Gasly, nono su Toro Rosso. «Nel primo stint con il DRS aperto non sono riuscito a passare Gasly, non sono nemmeno riuscito ad avvicinarmi e credo questi dimostri parecchio sui grandi passi in avanti compiuti da Honda. Penso ancora che Mercedes e Ferrari siano le due power unit più forti, Honda è molto più competitiva di quanto non gli venga riconosciuto».

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