Formula 1 Monza: l’analisi delle prove ristrette

Formula 1 Monza: l’analisi delle prove ristrette© sutton-images.com
Le prove del venerdì sono state condizionate e accorciate per via della pioggia e dell'incidente a Ericsson. Ma svettano le Ferrari

Maurizio Voltini

31.08.2018 17:28

Gli appassionati accorsi a Monza hanno rischiato di vedere uno spettacolo inferiore alle attese per via del maltempo. Fortunatamente però molti piloti hanno girato lo stesso nella prima sessione di prove libere nonostante la pioggia, sebbene questo non abbia permesso di raccogliere dati davvero significativi. Inoltre la seconda sessione è stata disputata sull’asciutto ed è stata più indicativa, sebbene accorciata per via del periodo di bandiere rosse conseguente all’incidente di Marcus Ericsson.

Il pilota svedese della Sauber è arrivato al primo giro lanciato alla staccata della prima variante con il DRS che non si è chiuso (inconcepibile che qualcuno abbia cercato di scaricare le colpe sul pilota) e gli ha fatto “perdere” la macchina in frenata ancora praticamente in piena velocità, andando a sbattere sul rail a sinistra, con un certo rischio per i commissari appena dietro.  Proseguendo, la macchina si è capovolta ripetutamente, ma quando si è fermata Ericsson è riuscito a togliersi di torno con le proprie gambe, passando senza problemi anche il successivo controllo medico. Dunque nessuno si è fatto male, né pilota né commissari. 

Nei minuti rimasti disponibili per le prove, c’è stato un certo affrettarsi: tuttavia i responsi sono stati abbastanza indicativi e a svettare troviamo entrambe le Ferrari. Sebastian Vettel ha fatto qualche errore di troppo alla Parabolica, andando alla fine anche a toccare le barriere in testacoda (con danni solo leggeri alla macchina). Errori che comunque non gli hanno impediti di staccare il miglior crono in 1’21”105, riuscendo anche a risultare veloce nei 10 giri consecutivi con quel set di gomme supersoft. Inoltre i leggeri danni riportati al retrotreno non gli hanno impedito di disputare i long run, quindi bene così per adesso. 

Anche Kimi Raikkonen si è dimostrato veloce e infatti alla fine ottiene il 2° crono staccato di 27 centesimi, con entrambe le Ferrari risultate in buona forma pure nelle prove sulla distanza, anche se le Mercedes hanno riportato distacchi minori di quelli sul miglior giro. Nella seconda fila virtuale della giornata troviamo quindi Lewis Hamilton 3° a 0”287 e Valtteri Bottas un po’ più in là, 4° a 0”698. Va detto che in questa occasione la Mercedes pare abbia lavorato alla ricerca di maggiore velocità massima, ottenuta anche a favore del tempo nel primo settore, ma a scapito del resto del giro. 

In ogni caso tutti gli altri sono a più di 1 secondo dal vertice, a iniziare dalle Red Bull che qui non paiono competitive come in altre piste più guidate: Max Verstappen è 5° a 1”049, mentre Daniel Ricciardo si trova 6° a 142 ms dal compagno di squadra. Bene tra gli inseguitori anche se staccate alquanto, le Force India con Esteban Ocon 7° a 1”825 dal vertice e Sergio Perez appena 12 millesimi più lento. Bene anche Charles Leclerc, per quanto spesso fermo ai box dopo che erano stati riscontrati problemi anche al suo DRS, 9° tempo a 23 ms da Perez, seguito per meno di 1 decimo da Nico Hulkenberg 10°. 

La lotta tra Renault e Haas però prosegue in modo abbastanza equilibrato perché appena fuori dalla top ten troviamo Romain Grosjean, Carlos Sainz e Kevin Magnussen nell’ordine e racchiusi tutti in 16 centesimi dal francese. Bene anche le Toro Rosso (specie sul bagnato) ad alternarsi con le Williams, su questa pista più efficaci del solito e con Sergey Sirotkin più avanti del compagno di team. Male invece le McLaren, spesso ferme ai box, anche se secondo il team era solo per “modifiche di set-up”: che però a quanto pare non hanno dato molti risultati. 


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