Formula 1 Monza, Vettel oltre la scia: Non è stato un giro perfetto

Formula 1 Monza, Vettel oltre la scia: Non è stato un giro perfetto© sutton-images.com

Mastica amaro Sebastian Vettel al termine delle qualifiche del GP d'Italia. Raikkonen fa un giro migliore, Seb perde terreno nel primo e terzo settore e si interroga sull'effetto scia: "Non so se sia stato decisivo"

Fabiano Polimeni

01.09.2018 17:24

E va bene così, anzi no. La qualifica Ferrari a Monza non poteva andare meglio, vista nell’insieme. Due macchine in prima fila, l’ideale. La festa a Sebastian Vettel la “rovina” Kimi Raikkonen, autore di un giro perfetto e di un terzo settore “ben” 122 millesimi più veloce di Seb. Non ha messo insieme il giro che immaginava, Vettel.

Il fattore scia, un gioco che necessita di tempistiche difficilissime da creare in pista, per distanze ed efficacia, non è certo l'unico dettaglio ad aver costruito la pole di Raikkonen. E l’analisi schietta del secondo run di Q3 fatta da Vettel va oltre l’effetto che può aver avuto il traino aerodinamico eventualmente sfruttato da Raikkonen: «La scia? È sempre così a Monza, non so se sia stata decisiva, il mio giro non è stato perfetto». E basta scorrere gli intertempi per leggere il 26”604 nel primo settore, contro il 26”519 di Raikkonen. Nel T2 ha chiuso il tratto tra Roggia e Serragio in 26”548 contro il 26”594 di Raikkonen e 26”540 di Hamilton, nel terzo settore – Ascari/traguardo – solo 26”128 per Seb, contro il 26”233 di Hamilton (addirittura più lento del suo migliore 26”190) e 26”006 di Raikkonen.

«Non è stato un giro pulito, gli altri sono stati migliori, ho perso qualcosa nella prima chicane, nella seconda, a parte l’ultimo settore, anche se non è stato fantastico. Per fortuna ho fatto secondo anziché terzo ma non è stato un giro sufficientemente buono per fare la pole. Non sono molto contento, era l’unica possibilità che avevamo per fare la pole. Complimenti a Kimi, ha fatto un bellissimo giro ed è fantastico avere due macchine davanti», prosegue Sebastian.

Prime due file in griglia di partenza che si preannunciano roventi domani al via, con lo spazio buono per offrire, a chi scatterà bene e vorrà osare, la possibilità di assaltare la testa della corsa in prima variante e alla Roggia. Più che mai servirà giocare di squadra e fare muro sulle Mercedes alle spalle in un primo giro che sarà decisivo per lo sviluppo del Gran Premio d'Italia.


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