Charles Leclerc, modi gentili ma carattere implacabile

Charles Leclerc, modi gentili ma carattere implacabile© images-sutton.com 

Dal 2019 arriva in Ferrari un pilota rivelatosi un talento fin dal debutto con il kart. Intelligente nel gestire la gara, veloce ad adattarsi, rapido a costruirsi una solida credibiità.

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Massimo Costa

11.09.2018 16:10

Charles Leclerc alla Ferrari. Un sogno che si avvera, una carriera velocissima e ben gestita prima da Nicolas Todt, suo manager dai tempi del karting, poi in concerto con il Ferrari Driver Academy. Una salita verso la cima della montagna avvenuta travolgendo avversari, vincendo tanto, sempre meritatamente.

Che fosse un talento vero lo si è capito fin da subito, quando arrivando direttamente dal karting debutta nel 2014 nella F.Renault ALPS col team Fortec risultando vice campione con due vittorie e sette podi. Per la cronaca, il titolo va a Nyck De Vries, che però era al terzo anno nella serie mentre dietro a Leclerc si erano piazzati Matevos Isaakyan e George Russell. Sempre quella stagione, Leclerc si affaccia anche nella Eurocup Renault con una sfortunata trasferta a Spa e poi le brillanti prove di Budapest e Nurburgring: quattro gare e una volta quinto e tre volte secondo. Quello che stupisce di Charles, appena 16enne, sono i modi gentili, posati, mai sopra le righe, la capacità di parlare correttamente la lingua italiana e inglese oltre al suo francese.

Nel 2015, l'ingresso nel FIA F3 europeo con il team Van Amersfoort e immediatamente un impatto devastante con la vittoria a Silverstone in gara 3, un altro successo nel successivo appuntamento di Hockenheim gara 3, podi a Pau, e ancora un primo posto a Spa e Norisring gara 1, tanti piazzamenti interessanti. Alla fine, quarto in classifica generale, primo dei debuttanti, in un campionato vinto da Felix Rosenqvist davanti ad Antonio Giovinazzi e Jake Dennis. Dietro a Leclerc, invece, Lance Stroll e George Russell.

Arriva quindi il 2016 con un altro cambio di categoria e la promozione nella FDA. Leclerc firma per la ART per correre in GP3. Non ce n'è per nessuno. Vince all'esordio a Montmelò, poi a Spielberg e ancora a Spa, con intelligenza gestisce al meglio diverse corse puntando ai piazzamenti. Vince così il suo primo campionato in monoposto battendo Alexander Albon e Antonio Fuoco. Intanto, si affaccia in F1 con un primo test Ferrari a Silverstone il 12 luglio e la partecipazione a quattro FP1 con la Haas nei GP di Silverstone, Budapest, Hockenheim e San Paolo.

Il 2017 è un altro anno trionfale, nella nuova serie F2, erede della GP2. Leclerc per la prima volta guida per un team italiano, Prema. Un anno da dominatore il suo, con sette vittorie, otto pole su undici appuntamenti. Un trionfo totale contro il quale nulla possono Artem Markelov, Oliver Rowland e Luca Ghiotto, che lo seguono in classifica. Leclerc prova ancora la Ferrari nei test di Budapest e Yas Marina mentre con la Sauber guida le FP1 di Sepang, Austin, Città del Messico e San Paolo. Un rapporto, quello col team svizzero, che è il preludio per il 2018 quando debutta nel mondiale F1.


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