Formula 1 USA: Pirelli, Austin sarà l'eccezione alla regola?

Formula 1 USA: Pirelli, Austin sarà l'eccezione alla regola?© sutton-images.com
Gran Premio degli USA a rischio pioggia e con temperature basse che influenzeranno il comportamento delle gomme. L'unico pit-stop potrebbe non essere la strategia obbligata

F.P.

15.10.2018 ( Aggiornata il 15.10.2018 18:19 )

Week end all’insegna della variabilità meteo, quello che si prospetta a Austin. Tre giornate caratterizzate da basse temperature, valori indicati sui 20° C di massima, con un concreto rischio pioggia sulla giornata di venerdì e uno scenario da monitorare per la gara. Evoluzione che impatterà direttamente sul comportamento delle gomme Pirelli, con l’abbinamento Soft, Supersoft, Ultrasoft che torna protagonista, dall’ultima uscita in Austria.

Basse temperature possono generare fenomeni di graining e aprire a tattiche di gara variabili. Hamilton trionfò lo scorso anno con un solo pit-stop, Vettel chiuse secondo operando due stop. Circuito veloce, non mancano i punti iconici. Dalla salita di curva 1, con più opportunità di traiettoria, alla sequenza velocissima di esse che chiude il primo settore. È il passaggio, insieme al settore finale, che esercita le maggiori forze laterali sulle gomme, su un circuito aggressivo sotto questo profilo. La lunga curva a destra della Torre, nel T3, ripropone il tema di un appoggio in velocità.

Lo stress generale è medio, gomme sollecitate in trazione in curva 1 e 11, proseguendo su buona parte dell’ultimo settore. Quanto alle caratteristiche del fondo, anche dopo tante edizioni l'asfalto offre un’aderenza bassa, con abrasione media: scenari che favoriscono lo scivolamento della gomma, deleterio per l’incremento delle temperature d’esercizio che segue. “Come abbiamo visto lo scorso anno, ad Austin potranno essere possibili diverse strategie, in una gara che è sempre difficile da interpretare soprattutto a causa del meteo molto variabile e delle caratteristiche del tracciato”, commenta Mario Isola.

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“Negli ultimi anni l’evoluzione dell’asfalto non è stata molta, rispetto agli inizi: come sempre, sarà molto importante per i team utilizzare le sessioni di prove libere per ottenere informazioni aggiornate sul tracciato e preparare al meglio la propria strategia. Per questa gara la tattica non è così scontata, visto che il circuito offre diversi punti dove poter sorpassare, come abbiamo visto nel 2017. Quello di Austin è un appuntamento importante anche per Pirelli, che proprio qui è title sponsor. Questo sottolinea il ruolo chiave degli Stati Uniti per l’azienda, con il primo P Zero World inaugurato a Los Angeles due anni fa”.

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Quanto alla distribuzione sui 13 treni di gomme delle tre mescole disponibili, non si registrano scostamenti significativi, fatta eccezione per l’assoluta originalità dell’allocazione operata da McLaren.

 

Soft

Supersoft

Ultrasoft

Hamilton

3

3

7

Bottas

3

3

7

Vettel

2

3

8

Raikkonen

3

3

7

Ricciardo

3

4

6

Verstappen

3

4

6

Perez

2

2

9

Ocon

2

2

9

Sirotkin

1

3

9

Stroll

2

2

9

Sainz

2

3

8

Hulkenberg

3

2

8

Gasly

1

5

7

Hartley

2

4

7

Grosjean

1

4

8

Magnussen

2

3

8

Alonso

6

2

5

Vandoorne

5

3

5

Ericsson

2

2

9

Leclerc

1

3

9


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