Formula 1 Messico, Pirelli: Hypersoft al debutto in quota

Formula 1 Messico, Pirelli: Hypersoft al debutto in quota© Pirelli
La gara di Città del Messico è unica per il suo correre in alta quota. La selezione di mescole operata dalla Pirelli punta a garantire il massimo grip meccanico per compensare la perdita aerodinamica dettata dall'aria rarefatta

F.P.

23.10.2018 12:47

Penultima uscita stagionale, poi il rosa della Hypersoft finirà nel cassetto, con la semplificazione della gamma di colori decisa da Pirelli e dalla FIA in vista del 2019. Colori e denominazione invariate di gara in gara, da un lato, varietà di mescole sempre presente, essenziale per coprire al meglio le esigenze di grip e durata di pista in pista.

Città del Messico è tra gli appuntamenti più particolari dell’intera stagione. Ridotta severità sulle gomme: forze laterali, abrasione e aderenza si posizionano nella fascia bassa della “scala Pirelli”. La sfida unica è dettata dal correre in quota, ai 2.400 metri di altitudine, che fa sì vengano adottate configurazioni di carico aerodinamico alto e al tempo stesso si possano raggiungere velocità di punta tra le più elevate del campionato: Vettel lo scorso anno toccò i 362 km/h.

L’aria rarefatta, meno densa, incide sul grip aerodinamico, riducendo l’efficacia di ali e fondo. Aderenza, così, che viene ricercata essenzialmente per via meccanica, dalle gomme. Non a caso, la scelta di mescole assimilabile a quelle portate a Montecarlo o a Montreal.

Mescole che dovranno gestirsi al meglio per centrare la strategia su un unico pit-stop, di fatto una tattica obbligata vista la lunghezza della corsia box e il tempo perso per il pit, tra i più alti dell'intera stagione. “La nomination per la gara in Messico è effettivamente la stessa che porteremmo su un circuito cittadino. Ci aspettiamo che su questa pista i team gestiscano i livelli di usura e degrado dei pneumatici al fine di impostare una strategia su una sosta, considerato anche il tempo per percorrere la pit lane”, spiega Mario Isola. Con un asfalto molto liscio e poco abrasivo, sarà importante controllare lo scivolamento della monoposto per non innalzare le temperature d’esercizio degli pneumatici. 

“Un altro fattore importante è quello del meteo: in passato si sono viste condizioni molto varie in questo periodo dell’anno. Su questo tracciato negli ultimi anni ci sono stati alcuni incidenti, e le probabilità che entri la safety car superano il 60%. Di conseguenza, è fondamentale per i team mantenere una certa flessibilità nella strategia di gara”.

Pirelli, 2019 di semplificazione: tre colori bastano

Previsioni meteo che segnalano la possibilità di pioggia nella giornata di sabato, un 71% di probabilità che arrivi la pioggia sulla sessione di qualifica. Libere del venerdì e gara sono attese, invece, con sole e pista asciutta, sebbene con valori ambientali particolarmente bassi e che non supereranno i 23° C. 

Sterzi a parte: Kimi al settimo cielo, Seb sulla brace

Alla tre giorni del week end di gara seguirà l'ultimo test di sviluppo delle mescole 2019. Martedì 30 ottobre sarà la Sauber a girare a Città del Messico, con i rumours delle scorse settimane che indicavano la possibilità di un debutto di Kimi Raikkonen, a ripetere quanto fatto da Charles Leclerc al Paul Ricard con la SF71H. 

Le mescole a disposizione dei piloti

 

Supersoft

Ultrasoft

Hypersoft

Hamilton

2

3

8

Bottas

1

4

8

Vettel

2

3

8

Raikkonen

2

3

8

Ricciardo

1

3

9

Verstappen

2

2

9

Perez

2

2

9

Ocon

2

2

9

Stroll

1

3

9

Sirotkin

2

2

9

Sainz

2

1

10

Hulkenberg

1

2

10

Gasly

2

2

9

Hartley

2

2

9

Grosjean

2

2

9

Magnussen

1

3

9

Alonso

3

2

8

Vandoorne

2

2

9

Ericsson

1

2

10

Leclerc

2

1

10


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi