L’editoriale del Direttore: straordinaria impresa di Iceman

L’editoriale del Direttore: straordinaria impresa di Iceman

Il commento sulla vittoria di Raikkonen e della Ferrari al GP degli USA

 

Andrea Cordovani

23.10.2018 12:54

La straordinaria cavalcata vincente di Kimi Raikkonen al Gp di Austin è il sale sulla coda di un Mondiale da Grandi Rimpianti per Maranello, uno sbaffo indelebile di rosso accesso dopo tanto argento e molto grigio nella classifica. Una bella storia scritta da un neo 39enne che a fine anno lascia Maranello, l’ultimo iridato sulla Rossa che firma una prodezza destinata a sigillare con emozioni forti una carriera che col Cavallino è stata spesso da montagne russe. Come Lorenzo con la Ducati nella MotoGp, Kimi s’è messo a vincere una volta messo alla porta. Una bella storia da corsa, all’interno di un’impossibile rincorsa con Lewis Hamilton che rimanda una festa annunciata mentre Sebastian Vettel pasticcia ancora, solo un calcolo impazzito dentro a un’aritmetica che non dà l’ultima certezza e rinvia il giudizio finale al prossimo weekend, al Gp del Messico. Dentro la 21esima vittoria in carriera di Iceman, la prima della sua seconda era ferrarista, undici anni dopo il titolo con la Rossa, c’è una Ferrari che si ritrova e soprattutto l’insostenibile pesantezza di quello che poteva essere e non è stato. «Credo che questa sia stata una gara molto importante per noi. È bello vedere che avevamo un buon passo, abbiamo fatto due passi indietro riguardo le specifiche della monoposto e sembra che la Sf71H ora vada molto meglio. Lo abbiamo visto sia ieri che oggi, sia sulla mia monoposto che su quella di Kimi. Ci sono tante cose da capire e imparare - ha spiegato Vettel - Non è un bel periodo per me, per molti motivi. I risultati e le gare fanno parte del quadro, ma ci sono anche cose che sono un po’ differenti dal passato. Però nulla che credo non si possa superare».
In casa Ferrari, il volto ingrugnito di Seb è poi l’altra faccia di una domenica di straordinaria follia, dentro a un weekend nel quale il capitano s’è di nuovo smarrito. Nessun smarrimento, invece, da parte di Raikkonen vincente anche con le parole: «Abbiamo ritrovato la Ferrari che ci aspettiamo di avere. Questo non è il miglior risultato che speravamo di ottenere, perché speravamo che Seb chiudesse la corsa più avanti, però a volte le cose vanno così. Il campionato è ancora aperto ed è quello che ci aspettavamo. Come detto eravamo reduci da alcune gare dure ma siamo felici di essere tornati a lottare, per avere ancora delle opportunità e per ottenere ancora buoni risultati. Andiamo in Messico per fare ancora del nostro meglio e possiamo fare solo questo. Sperando di poter ottenere il risultato massimo con entrambe le monoposto e continuare a lottare sino al termine del campionato». Kimi non molla e ora al di là di un titolo che Hamilton è a un passo dal festeggiare, serve anche che Vettel ritrovi sé stesso e il suo sorriso. Nel frattempo si è rimessa in movimento anche la Formula E con i primi test collettivi in vista di una scintillante stagione 5 sulla pista di Valencia. La debuttante Bmw si è subito presa tutta la scena di un campionato che sogna l’arrivo di Alonso e nel frattempo vedrà al via ancora tanti ex F.1. Da Massa, a Wehrlein fino a Vandoorne nuovi arrivi in una serie che sta crescendo sempre di più e sotto ogni punto di vista.


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