Formula 1 Messico: i cerchi Mercedes hanno l'ok dei commissari

Formula 1 Messico: i cerchi Mercedes hanno l'ok dei commissari© sutton-images.com
Ai pareri positivi del Dipartimento tecnico FIA si somma l'interpretazione dei Commissari responsabili delle verifiche in pista: i cerchi posteriori Mercedes, nel progetto attuale, sono regolari. Ecco perché e con quali limitazioni

Fabiano Polimeni

26.10.2018 12:39

La sintesi, prima ancora dei dettagli. La configurazione attuale dei cerchi posteriori Mercedes - specifica introdotta a Spa Francorchamps ed evoluta a Singapore - è regolare. Il Gran Premio del Messico nasce su queste basi, tra consulenze del Dipartimento tecnico della FIA, potere decisionale dei commissari all’interno di ciascun evento e in funzione delle verifiche tecniche, richieste di chiarimento avanzate da Mercedes.

Si arriva dopo un Gran Premio degli USA corso con una specifica modificata, all’insegna della cautela e per mettersi al riparo da eventuali ricorsi. Fori sigillati in gara, in attesa che si diradassero i punti meno chiari in merito alla corretta interpretazione della norma del regolamento tecnico.

IL PUNTO: SOLO RAFFREDDAMENTO O VANTAGGI AERO?

La vicenda della conformità al regolamento nasce sulla base di un divieto, prescritto dall’articolo 3.8 del Regolamento tecnico, secondo il quale ogni parte in grado di influenzare la prestazione aerodinamica deve restare immobile in relazione alle masse sospese.

I cerchi posteriori della Mercedes si caratterizzano per avere non solo delle alette di generazione dei vortici sul canale esterno, visibili, e per i fori ampi nell’area delle razze e del mozzo. Il sistema mediante il quale si genera l’efficace estrazione del calore dai cestelli dei freni è posto sul lato interno del cerchio e ricorre a distanziali (integrali nella costruzione del cerchio) sui quali sono realizzati piccoli fori realizzati sulla “faccia interna” dell’attacco tra ruota e mozzo. 

Il punto cruciale della vicenda era determinare se questi fori, funzionali a estrarre il calore dai freni e disperderlo all’estero della ruota, così controllando al meglio le temperature delle gomme, fossero o meno in linea con lo spirito del regolamento in materia di effetti aerodinamici da parti mobili.

LA CONSULENZA DEL DIPARTIMENTO TECNICO

La richiesta di chiarimento avanzata dalla Mercedes arriva successivamente al Gran Premio del Giappone, a un Dipartimento tecnico della FIA che, però, ha esclusivamente funzioni di “advisor”. Consulente, appunto. Il dipartimento ha confermato come il progetto, nella specifica sottoposta all’analisi, fosse conforme al regolamento, essendo il compito principale di gestione del calore. In sintesi, per forme e dimensionamento dei fori e delle alette presenti all’interno del cerchio nella zona di attacco all'asse, la loro interazione con il mozzo e i cestelli dei freni, il funzionamento era conforme alle norme.

A Città del Messico, giunge il documento ufficiale della FIA, con il quale anche i Commissari responsabili delle verifiche tecniche giudicano l’interpretazione del Dipartimento tecnico corretta. La vicenda non è di poco conto, essendo i commissari i soggetti incaricati di approvare o meno, di gran premio in gran premio, la conformità delle monoposto al regolamento. Per assurdo, avrebbero potuto giudicare, e tale giudizio sarebbe stato gerarchicamente superiore, illegale la soluzione Mercedes pur con il parere favorevole del Dipartimento tecnico.

Mercedes ha chiesto conferma ai commissari dell’interpretazione, diremmo “originale”, dell’articolo 3.8 del Regolamento tecnico e la relativa “legalità del sistema impiegato sui cerchi posteriori, nonché di dettagliare tutti i cambiamenti richiesti al chiarimento del Dipartimento tecnico, così da avere la certezza sulla corretta interpretazione della norma”.

L'INTERPRETAZIONE DEI COMMISSARI

La replica degli stewards ha chiarito: la giurisdizione limitata all’evento (gran premio; ndr) in questione, declinando ogni interpretazione generalizzata dell’articolo 3.8. “Inoltre, concordiamo con la posizione del Dipartimento tecnico della FIA che questa va risolta per ogni caso singolo, prendendo in considerazione, almeno, i punti specifici del documento del Dipartimento tecnico FIA del 16 ottobre 2018”.

“2. La delucidazione della FIA e l’accettazione del componente indica chiaramente che è limitato al componente presentato da Mercedes nella loro richiesta alla FIA e che opzioni dal disegno alternativoandranno considerate separatamente”.

“3. L’opinione del Dipartimento tecnico FIA è corretta quando dicono:

‘In relazione alla legalità dei fori sui distanziali: 1. per determinare se i fori hanno un’influenza aerodinamica, va considerata la loro dimensione, forma e funzione. Piccoli fori tendono ad avere una funzione primaria di raffreddamento e, sebbene possiamo a volte considerare il raffreddamento essere un aspetto della prestazione aerodinamica, sentiamo che raffreddare aree molto localizzate (come nel vostro progetto) possa essere accettabile.

2. Il distanziale è specificamente parte dell’assemblaggio della ruota (come menzionato dall’articolo 12.8.1) quindi data la sua funzione principale di spessore, sentiamo che avere una perdita localizzata di flusso per raffeddare possa essere accettabile. Il fatto che il distanziale ruoti è legato alla sua funzione in gran parte nello stesso modo in cui ruotano le razze del cerchio'.

Pertanto, per le ragioni sopra esposte, riteniamo la geometria del distanziale adottato ammessa, sebbene ci riserviamo il diritto di giudicare geometrie alternative e cambiare tale visione se, ad esempio, il distanziale dovesse crescere oltre la sua funzione primaria (quella di un distanziale) e se i fori dovessero essere grandi abbastanza da avere un effetto aerodinamico più significativo”.


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