Formula 1 Messico, Ferrari insegue. Vettel: manca aderenza

Formula 1 Messico, Ferrari insegue. Vettel: manca aderenza© sutton-image.com

Il ridotto carico aerodinamico espresso a causa della minore densità dell'aria si ripercuote nell'aderenza delle monoposto e nel funzionamento delle gomme. Ferrari in difficoltà (come Mercedes) sul giro secco. È caccia a Red Bull

Fabiano Polimeni

26.10.2018 23:12

Sono valori destinati a equilibrarsi almeno un po', sabato, quelli espressi dalle prove libere del Gran Premio del Messico. Un venerdì che mette le ali a Red Bull e caccia indietro la Ferrari, Vettel a 1”2, Raikkonen a 1”4. Non sta meglio Mercedes e, nella gestione della gomma Hypersoft, va segnalato il giro tutt’altro che perfetto di Sebastian Vettel. È un avvio in salita, una scalata in debito d’ossigeno, ai 2.250 metri di quota di Città del Messico. Incide sul raffreddamento e sull’aerodinamica, si traduce in monoposto difficili da tenere incollate all’asfalto. 

Più semplice per Red Bull che non per la Ferrari, a soffrire nel far funzionare al meglio la mescola più morbida, la Hypersoft. Programma di giornata che ha visto Vettel e Raikkonen provare al mattino, entrambi, il nuovo fondo, con deviatori di flusso davanti alle ruote posteriori, per passare alla specifica vecchia al pomeriggio.

C’è tanto lavoro da fare per trovare il grip assente, con un asfalto al pomeriggio arrivato a 48° C. La gommatura della pista potrebbe migliorare il quadro in vista della qualifica, in prospettiva gara, invece, le indicazioni del long run ferrarista hanno restituito sensazioni migliori nell’utilizzo della gomma Supersoft. L'incognita, però, di un gran premio da correre con l'asfalto ripulito dalla pioggia attesa sabato. Per quanto visto nelle libere del venerdì, un vantaggio chiaro per Red Bull, le condizioni in debito di aderenza.

Le libere 3 diranno se questa Red Bull può reggere il cambio di passo delle power unit Ferrari e Mercedes in qualifica, un fattore meno determinante del solito, anticipa Vettel. Piuttosto, i decimi di differenza li trovi con un bilanciamento perfetto che ti fa lavorare poco di volante, senza correzioni e pronto a cercare il gas.

“È stato molto difficile oggi per noi far funzionare la macchina al modo giusto. Al mattino è stato interessante il lavoro di comparazione. Al pomeriggio la simulazione gara non è andata male, ma sul giro di qualifica abbiamo faticato a trovare il bilanciamento. Non è arrivato il giro pulito, tante sbavature dettate dallo scivolamento della monoposto, per Seb come per Kimi.

Non c’è aderenza, si scivola parecchio. Non c’è tanto carico a causa dell’aria più rarefatta e questo non fa funzionare bene le gomme: quando non funzionano è tutto più complicato e, per questo, c’è tanto divario nei tempi. Entro domani il lavoro principale da fare è mettere tutto a posto, è difficile mantenere i bilanciamento su tutto il giro”, prosegue Vettel.

Arriveranno i miglioramenti consueti del lavoro con i dati di due sessioni di libere e sabato si delineerà meglio il quadro del week end, all’insegna della rincorsa a una Red Bull principale favorita. “Tutti credo abbiamo ancora qualcosa da esprimere per progredire domani, noi abbiamo cercato di andare il più veloce possibile, la chiave saranno le gomme. Su questa pista, se hai pochi chilometri in più di velocità non conta, è più importante portare le gomme nella giusta finestra, questo ti può fare guadagnare tanti decimi”.


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