Formula 1: Ferrari, il progetto 670 supera i crash test

Formula 1: Ferrari, il progetto 670 supera i crash test© sutton-images.com
A meno di un mese dalla presentazione della monoposto 2019, il progetto 670 ha superato i crash test obbligatori imposti dalla FIA
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18 gennaio 2019

Tra meno di un mese sarà tempo delle prime analisi, leggere come, quanto e dove sarà cambiata la nuova Ferrari. Il progetto 670 che ha guadagnato l’ok delle prove di omologazione della scocca, a superare i crash test obbligatori. Appuntamento al 15 febbraio per dare conferma alle indiscrezioni emerse negli ultimi mesi, di una monoposto evoluta in particolare nella zona delle pance tra diversa inclinazione dei pacchi radianti e volumi più snelli delle stesse fiancate.

Una prima visione, a Maranello, spiegherà i concetti alla base del progetto 670, lasciando che siano i test invernali a raccontare la specifica di fondo definitiva – altra area sulla quale si produrranno importanti sviluppi e soggetta a parecchie attenzioni già dalle prove libere degli ultimi appuntamenti dello scorso campionato – e di ala anteriore che andranno a Melbourne. Su quest'ultima, se un team di seconda fascia come Racing Point ha anticipato il susseguirsi di molte evoluzioni nella prima fase di campionato è facile immaginare quanto lavoreranno i big a perfezionare il componente.

Le nuove norme, la semplificazione imposta sui profili a sbalzo, le paratie esterne, le appendici applicabili ai cestelli dei freni, proseguendo con l’altezza dei bargeboards e la semplificazione delle paratie esterne dell’ala posteriore, hanno obbligato i team a ricercare il carico deportante perso – i migliori team in realtà hanno da tempo recuperato un’efficienza pari ai progetti 2018 - attraverso una filosofia di gestione dei flussi opposta all’out-wash in voga fino allo scorso anno, ovvero, l’aggiramento esterno dei flussi intorno alle ruote anteriori, per concentrarsi sull’ottenimento di carico deportante dal direzionamento dei flussi all’interno delle ruote anteriori e, da lì, verso il fondo e il retrotreno.

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Dalle anticipazioni dell’esperto di tecnica Paolo Filisetti, dalle pagine di Autosprint, possiamo attenderci ancora una Ferrari con un assetto dal rake - l'angolazione ottenuta, nella vista laterale della monoposto, tra asfalto e il fondo scalinato - intermedio tra le soluzioni agli antipodi di Red Bull (angolo molto pronunciato) e Mercedes, meno evidente. Scelte che, alcuni rumours circolati in inverno, vorrebbero oggetto di revisione in virtù della diversa aerodinamica anteriore.

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