Ferrari SF90 F1 2019: varie innovazioni anche stavolta

Ferrari SF90 F1 2019: varie innovazioni anche stavolta

Occupiamoci nel dettaglio delle novità sulla monoposto appena presentata a Maranello per la stagione entrante: vedremo se farà ancora da riferimento

Maurizio Voltini

15.02.2019 12:21

Nella presentazione della nuova Ferrari SF90, la monoposto per la stagione 2019 di Formula 1, il nuovo team principal Mattia Binotto ha già spiegato a grandi linee in quali settori sono intervenuti i tecnici per evolvere significativamente la SF71H del 2018. Cioè nuovo avantreno in conseguenza dei cambiamenti regolamentari, e retrotreno più rastremato. In ogni caso, se la precedente monoposto di Maranello aveva stupito alla presentazione per le tante innovazioni (specie per pance e specchietti) che poi sono state riprese anche dalla concorrenza, pure questa propone diverse soluzioni particolari su cui riflettere e far riflettere.

Andando più nel dettaglio, non si può non partire dalla nuova ala anteriore che riprende i concetti già osservati ieri sull'Alfa-Sauber nello shake-down filmico a Fiorano. Vale a dire ali a spiovere verso l'esterno, alla ricerca di nuovi flussi generali attorno e attraverso la vettura. Il musetto è rimasto sostanzialmente invariato, mentre i supporti dell'ala sono un poco più complessi, con maggior numero di feritoie. Al contrario, semplificate le prese d'aria per i freni, anche queste per via delle nuove disposizioni regolamentari.

Sulla nuova Ferrari risulta più evidente l'uscita dell'S-duct, sulla parte superiore, mentre l'ingresso delle pance per l'aria di raffreddamento riprende le linee già viste nel 2018, giusto un po' più evolute. Piuttosto, stavolta si nota come gli specchietti siano passati dall'attacco sull'halo a un doppio supporto, che li congiunge sia ai lati dell'abitacolo, sia ai deviatori sulle pance. Nella vista laterale si evidenzia anche un certo angolo di rake, peraltro non particolarmente estremo e comunque variabile in qualsiasi momento. Del resto, allo stesso modo, pare che in Ferrari non abbiano voluto svelare tutto ora e che a Barcellona sarà possibile vedere altre novità.

Il profilo va a rastremarsi verso il retrotreno, assottigliandosi soprattutto in altezza. A permettere ciò è stata una nuova disposizione della power unit (abbassata) ma anche dei vari componenti accessori: un lavoro "invisibile" al momento ma che ha richiesto notevole impegno progettuale. È stato evidenziato che i nuovi volumi non dovrebbero tuttavia avere ripercussioni sul raffreddamento generale. La nuova disposizione ha peraltro permesso una presa d'aria per il motore ridotta e di forma triangolare, fattore che migliora il flusso d'aria sull'ala posteriore. Per quanto riguarda quest'ultima, adeguata alle nuove misure imposte, resta il doppio pilone con t-wing stavolta ovale.

Oltre a un discorso generalista sul miglioramento dell'efficienza complessiva della power unit e sulla riduzione del pacco batterie, qualche parola finale si può spendere anche per la nuova colorazione, per quanto pure Binotto stesso ne abbia solo accennato (del resto non fa certo andare più o meno veloci…). La verniciatura "matt red" opaca ottiene infatti una resa cromatica particolare, che però risulta sensibilmente differente a seconda delle condizioni di luce ambientale. Lo si nota anche nella differenza tra le foto ufficiali e le immagini della presentazione, per cui il giudizio estetico definitivo andrà fatto alla luce del sole, quindi quando vedremo la macchina in pista. Come del resto dovrebbe essere sempre fatto per tutti i giudizi su una vettura da corsa…

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