Formula 1, Barcellona, analisi day4: avanti i secondi, per ora

Formula 1, Barcellona, analisi day4: avanti i secondi, per ora© sutton-images.com
Renault e Toro Rosso sugli allori nella giornata conclusiva dei test invernali, ma la Mercedes finalmente si rivela al di fuori dei long run e comunque la Ferrari è lì con gomme più dure

Maurizio Voltini

21.02.2019 ( Aggiornata il 21.02.2019 19:58 )

Proseguono le sorprese nella quarta giornata di test - che è anche l'ultima della prima sessione di prove invernali - a Barcellona. A svettare è infatti anche stavolta un team di seconda fascia come la Renault, che ha ben figurato sia con Daniel Ricciardo al mattino, sia con Nico Hulkenberg al pomeriggio. Il tedesco non ha solo svettato oggi, ma ha segnato un crono che è il migliore dell'intera settimana. Ma al di là dell'effimero risultato "di giornata", la cosa positiva è piuttosto che ciò certifica un costante miglioramento della RS19 nel corso delle quattro giornate di prove, iniziate un po' a rilento per la squadra francese, sebbene vittima di uno stop oggi dopo la precedente avaria (riparabile) al DRS.

Anche la Toro Rosso può essere soddisfatta su più fronti: i crono segnati oggi da Alex Albon e ieri da Daniil Kvyat la mettono appena dietro a Hulkenberg nel riepilogo della settimana. Inoltre ha contribuito a far raggiungere un totale di 957 giri ai motori Honda nei 4 giorni, fatto che fa ben sperare per il campionato dal punto di vista dell'affidabilità. Mentre la Red Bull oggi non si è "scoperta" con Pierre Gasly, che però è stato veloce nei long run e ha percorso 146 giri.

La questione di aver finora puntato a prove sulla distanza ha visto oggi un cambio d'atteggiamento da parte Mercedes, così i chilometri sono stati inferiori al solito. Però sia Lewis Hamilton al mattino sia Valtteri Bottas al pomeriggio hanno puntato alla prestazione, adottando anche le gomme più morbide (per la prima volta). Facendo vedere che se finora non avevano staccato "temponi" era solo perché orientati su prove di tipo diverso. Oltretutto, per via di un errore di guida, manca pure la prestazione di Lewis con le Pirelli C5 (quelle che corrispondono alle hypersoft dello scorso anno). In ogni caso hanno totalizzato la bellezza di 610 giri percorsi nei 4 gorni.

"Riabilitata" la Mercedes W10 – pur se non ne aveva certo bisogno – va allo stesso tempo confermata la Ferrari SF90, perché il 6° tempo di Charles Leclerc è stato ottenuto con le Pirelli C3 medie ed è pur sempre a soli 69 millesimi da quello di Hamilton. Dunque solo perché negli ultimi due giorni non abbiamo visto la "rossa" (o adesso la dobbiamo chiamare "arancio"?) al vertice dei tempi come nei primi due giorni, non significa che le competitività vista fin dal primo momento che ha messo le ruote per terra sia improvvisamente svanita. Anzi.

Alfa Romeo, McLaren e Haas hanno dimostrato di essere pronte a lottare per il 4° posto nel Mondiale e magari pure qualcosa di più nelle singole gare. Come pure Antonio Giovinazzi ("maratoneta del giorno" con i suoi 154 giri) e Lando Norris hanno fatto vedere di poter dare un concreto contributo alle loro squadre. Più in ombra invece la Racing Point, che non ha mai mostrato sprazzi né con Lance Stroll né (più preoccupante) con Sergio Perez.

Ovviamente sempre meglio di quanto (non) mostrato dalla Williams, che ha perso i primi giorni di prove, pur se nel poco tempo a disposizione ha percorso un totale di 88 giri tra Robert Kubica e George Russell arrivando comunque ai tempi segnati dalla Renault lunedì. Ovviamente ciò non dà certo la garanzia automatica di seguire lo stesso percorso di miglioramento dei francesi, ma almeno c'è una base su cui lavorare per tornare in modo più concreto la prossima settimana.

Non dimentichiamoci infatti che – e questo vale per tutti – siamo solo all'inizio con macchine appena nate, e quindi in questi giorni di apparente riposo i tecnici delle varie squadre lavoreranno per far fruttare tutti i dati raccolti (e sono davvero tanti stavolta, al contrario dell'anno scorso) e approntare gli aggiustamenti o le novità del caso per la prossima sessione. Dunque le cose si evolveranno e potrebbero prendere una piega diversa: è la normalità dei test, per cui non ci resta che attendere i prossimi sviluppi prima di azzardare qualsiasi previsione in merito alla prossima stagione.


  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi