Hanno ritrovato un Montmelò dal clima più clemente rispetto a un anno fa, team, piloti e Pirelli. La prima sessione di test a Barcellona va in archivio con le risposte iniziali ottenute dal gommista dall’abbinamento tra famiglia di mescole 2019 e nuove monoposto.
Chilometri utili a verificare il delta di prestazione tra una mescola e l’altra, anzitutto. Quanto ai migliori riscontri cronometri assoluti, 8 dei primi 10 tempi realizzati nella sessione sono frutto della mescola C5 (6 crono) e C4 (2 crono). Team che hanno avuto a disposizione, ciascuno, 40 treni di gomme e altrettanti ne verranno assegnati nella seconda sessione della prossima settimana.
Le temperature spesso basse al mattino hanno portato a rilevare graining, fenomeno che, Mario Isola, in prospettiva vede destinato a rientrare: “Le temperature invernali hanno contribuito ad alcuni casi di graining, un fenomeno che dovrebbe sparire con le condizioni più calde che troveremo qui in campionato”. Vale ricordare come l'asfalto di Barcellona si sposi al meglio con i compound intermedi della gamma Pirelli e gli oltre 20 giri per run garantiti dalle mescole C2 e C3 ne sono la conferma diretta.
Test, l'analisi della prima sessione: avanti i secondi, per ora
Tra le novità più rilevanti legate agli pneumatici 2019, va ricordata la ridotta temperatura di funzionamento delle termocoperte sulle gomme posteriori, diminuita a 80° C dai 100° C previsti fino allo scorso anno e la costruzione con battistrada assottigliato, due misure rivolte a contenere i fenomeni di surriscaldamento, specie sulle gomme posteriori.
L’asfalto del Montmelò, oggetto di nuova posa prima dei test invernali di un anno fa, ha restituito indicazioni diverse, ha cambiato in parte le proprie caratteristiche e ha rappresentato uno dei fattori di discontinuità rispetto al 2018: “Ci sono molte variabili da considerare se si vogliono confrontare questi test con quelli del 2018. Quest’anno, ad esempio, ci sono nuovi regolamenti tecnici che interessano l’aerodinamica e le monoposto sono più pesanti. Inoltre, abbiamo notato un’evoluzione dell’asfalto di Barcellona rispetto al 2018, ora più abrasivo e con maggiore aderenza meccanica. In questi giorni le monoposto hanno dimostrato un livello molto alto in termini di performance e affidabilità, grazie anche alle condizioni meteo favorevoli”, prosegue Isola.
Quanto alla gamma di mescole 2019, uno degli obiettivi Pirelli era di riuscire a spaziare meglio, con salti prestazionali uniformi, le diverse specifiche. I delta rilevati nei test indicano un divario al momento in linea con quanto ricercato: “Siamo soltanto all’inizio del lavoro, ma il comportamento dei pneumatici è finora in linea con quanto avevamo previsto, con un divario pari a sei o sette decimi tra ciascuna mescola. Più nel dettaglio, al momento tra C2 e C3 ci sono circa sei decimi, così come tra C3 e C4, le mescole più usate in questa prima settimana di test.
Nella seconda sessione il lavoro dei Team dovrebbe concentrarsi maggiormente sulle prestazioni, esplorando così tutte le potenzialità della gamma P Zero 2019”.
I MIGLIORI TEMPI DEI TEST-1 A BARCELLONA
Pilota |
Team |
Tempo |
Mescola |
Hulkenberg |
Renault |
1’17”393 (4) |
C5 |
Albon |
Toro Rosso |
1’17”637 (4) |
C5 |
Kvyat |
Toro Rosso |
1’17”704 (3) |
C5 |
Raikkonen |
Alfa Romeo |
1’17”762 (3) |
C5 |
Ricciardo |
Renault |
1’17”785 (4) |
C5 |
Bottas |
Mercedes |
1’17”857 (4) |
C5 |
Hamilton |
Mercedes |
1’17”977 (4) |
C4 |
Leclerc |
Ferrari |
1’18”046 (4) |
C3 |
Vettel |
Ferrari |
1’18”161 (1) |
C3 |
Norris |
McLaren |
1’18”431 (4) |
C4 |
Giovinazzi |
Alfa Romeo |
1’18”511 (4) |
C3 |
Sainz |
McLaren |
1’18”558 (1) |
C4 |
Grosjean |
Haas |
1’18”563 (4) |
C3 |
Magnussen |
Haas |
1’18”720 (4) |
C3 |
Gasly |
Red Bull |
1’18”780 (4) |
C3 |
Verstappen |
Red Bull |
1’18”787 (3) |
C3 |
Fittipaldi |
Haas |
1’19”249 (3) |
C4 |
Stroll |
Racing Point |
1’19”664 (4) |
C2 |
Perez |
Racing Point |
1’19”944 (1) |
C3 |
Russell |
Williams |
1’20”997 (4) |
C3 |
Kubica |
Williams |
1’21”542 (4) |
C2 |
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