Il giovane pilota della Ferrari mostra tutta la sua classe con la pole conquistata alla sua seconda gara in Rosso
Come cambiano le cose in un anno. Nel GP del Bahrain del 2018, Leclerc concluse le qualifiche in Q1, con il 19esimo tempo, a poco meno di 4 decimi dal suo compagno di squadra Ericsson.
365, o quasi, giorni dopo situazione ribaltata: dall’ultima fila con la Sauber, alla prima con la Ferrari. Il monegasco ha firmato una pole incredibile nel deserto, con quel 1:27.866 ottenuto con un giro quasi perfetto. “Quasi” che pesa pochissimo, perché mettendo insieme i suoi tempi migliori settore per settore, il giro ideale della SF90 #16 sarebbe stato di 1:27.846…
Partenza dal palo con 3 decimi di vantaggio sbattuti in faccia al compagno di squadra, che non è un pilota qualunque, ma Sebastian Vettel, un quattro volte campione del mondo.
E se le cose cambiano in un anno, figuriamoci in due settimane. La prima fila, con merito, tutta Rossa davanti a delle Mercedes apparse ancora con grossi problemi di bilanciamento, fa ben sperare per la gara di domani.
Leclerc avrebbe tutte le ragioni del mondo per fare i salti di gioia, ma preferisce mantenere la calma e pensare già alla gara.
“Le emozioni che sto provando sono tantissime - racconta - E sto cercando di mantenere la calma in questo momento. Purtroppo non vengono dati i punti per la pole, quelli saranno assegnati domani, ma ovviamente mi sto godendo il momento. E’ stata una grande giornata, fin ora un gran weekend, ma ora l’obiettivo è concentrarmi sulla gara per ottenere il miglior risultato possibile”.
Quando si dice mentalità…
Carattere dimostrato anche quando ha raccontato il suo giro: “Sono contento del mio giro, ma si può sempre fare meglio. Ero deluso dopo la Q1, ma in Q3 ho messo insieme tutti e tre i miei settori migliori che era quello che volevo. Si può sempre fare meglio, ma sono contento”.
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