GP Bahrain: Binotto, un cilindro e non l'MGU-H ad abbandonare Leclerc

GP Bahrain: Binotto, un cilindro e non l'MGU-H ad abbandonare Leclerc© sutton-images.com

Mattia Binotto chiarisce come sia stato un problema sul motore termico, di combustione in un cilindro, a distruggere la gara di Leclerc. E non il recupero energetico sul turbo, come sembrava dal team radio durante la corsa

F.P.

01.04.2019 09:59

Prestazione e affidabilità. Elementi inscindibili. È tornata a esserci la prima, in Ferrari, è mancata la seconda. Power unit, unità V6 da smontare, esaminare, per scoprire nello specifico le ragioni che hanno affossato la corsa di Charles Leclerc. Problemi sul sistema di recupero dell’energia?  Mattia Binotto puntualizza dopo la gara come il problema sia stato nell’accensione di un cilindro e non nei sistemi ERS, -K e -H.

MOTORE SPEDITO IN FABBRICA PER I CONTROLLI

“Stiamo controllando il motore, non abbiamo ancora una spiegazione chiara di quanto accaduto. Abbiamo avuto un problema di combustione in un cilindro ma le cause devono essere ancora capite.

Tornerà a Maranello per attente verifiche, perché quando accade qualcosa di simile devi prendere il tuo tempo ed effettuare i controlli con attenzione. Era ancora in grado di girare a fine gara, può girare ancora”, ha commentato il team principal.

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Esclude, quindi, che a venir meno sia stato il supporto, da 163 cavalli, dell’insieme dell’ERS, sul turbo e cinetico, come invece comunicato a Leclerc dal proprio ingegnere di pista, via radio, a segnalare un mancato recupero dal motogeneratore -H(installato sul turbocompressore).

ERS, NESSUN PROBLEMA

“Non so da dove siano arrivati questi rumour, non c’era niente che non andasse con l’MGU-H. In quel caso provi a modificare il recupero d'energia su ogni mappatura, provi a capire se c’è un modo per migliorare le cose. Non è stato questo il caso, oggi, abbiamo dovuto gestire la corsa.

È stata una decisione coraggiosa continuare a correre in quelle condizioni ma alla fine è arrivato un terzo posto che era importante, perciò è stata la giusta decisione”, ha approfondito Binotto.

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Il motore rientrerà a Maranello, verrà sottoposto ai controlli che dovranno individuare il componente responsabile del problema di combustione, costato la vittoria a Leclerc.

ALLA RICERCA DEL COMPONENTE

Dalle verifiche in fabbrica, tornerà in pista a Shanghai, “lo useremo di sicuro nel venerdì in Cina e avremo un intero venerdì per valutarne il comportamento, il funzionamento e la prestazione”, ha confermato il team principal.

“Si tratta di un singolo problema che sarà facilmente risolto, non è legato al modo in cui utilizziamo il motore, le mappature, niente del genere. Deve essersi trattato del cedimento di un singolo componente, che scopriremo”.

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