Giovinazzi, GP Austria: Antonio conquista i primi punti in F1

Giovinazzi, GP Austria: Antonio conquista i primi punti in F1© LAT Images

Gara solida per Giovinazzi, dopo un'ottima qualifica. Concretizza il potenziale Alfa Romeo e corre tenendo a bada la Racing Point. "Contentissimo per tutti i tifosi italiani"

Fabiano Polimeni

30.06.2019 ( Aggiornata il 30.06.2019 19:05 )

E’ un togliersi un peso “psicologico”, una domanda ricorrente, anche una scocciatura. Antonio Giovinazzi trova il primo punto in Formula 1 nel Gran Premio d’Austria.

Prestazioni eccellenti, quando Alfa Romeo lo ha consentito per potenziale tecnico, erano già arrivate nelle precedenti 8 gare. Vedi la qualifica di Baku, la qualifica del Paul Ricard. Ancora qualifica, al Red Bull Ring.

PEREZ DA CONTENERE

Stavolta concretizza, con merito, in gara, senza penalizzazioni da scontare, le ultime per gomme da gloria al sabato ma da sorte segnata alla domenica, come a Le Castellet. Corre stabilmente con Raikkonen nel mirino, riferimento sul sul quale fa gara. Un altro, decisamente meno “amico” e dal quale difendere la posizione, stabilmente alle spalle: Sergio Perez.

“E’ stata un po’ più dura di quanto non mi aspettavo, è stata una gara difficilissima, McLaren era molto più forte di noi.

E’ stato difficilissimo perché Perez ha messo pressione per tutta la gara. Il lavoro, mio e del team, è stato ripagato, siamo sulla strada giusta”, commenta Antonio.

Su Instagram, poi, aggiunge “Q3 e punti sono un ritornello che suona davvero bene e che dovremmo ripetere a ogni GP. Orgoglioso di noi, ragazzi!”.

VASSEUR FESTA INSOLITA

I PROGRESSI SI VEDONO

Lo sviluppo della C38 ha compiuto un importante passo in avanti lo scorso week end, in Francia, e Giovinazzi sottolinea i progressi: “Speriamo di aver capito meglio la macchina.

Al Paul Ricard abbiamo notato uno step molto positivo, dobbiamo continuare così e voglio dedicare il punto a tutti quelli che hanno creduto in me, ai tifosi italiani, sono contentissimo per tutta l’italia.

Finalmente il punto è arrivato, era un peso e una domanda a ogni gara”.


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