Formula 1, piloti: le pagelle di metà stagione

Formula 1, piloti: le pagelle di metà stagione© LAT Images

Facciamo anche noi il "giochino estivo" di giudicare la situazione dei vari driver F1 nel corso di questa pausa di riposo forzato. Ecco i nostri giudizi sui piloti del Mondiale 2019

Maurizio Voltini

16.08.2019 ( Aggiornata il 16.08.2019 11:15 )

In questo periodo in cui il circus della Formula 1 è costretto al riposo forzato imposto dai regolamenti, uno dei "giochi da spiaggia" preferiti sembra essere quello di assegnare i voti ai piloti F1 per quanto mostrato in questa prima metà di stagione (o poco più: 12 GP su 21).

Per questa volta proviamo anche noi a cedere a questa tentazione, spiegando però anche un po' più in dettaglio cosa è andato bene e cosa invece è andato male in questa prima parte della stagione 2019, cercando altresì di "isolare" le prestazioni dei piloti da quelle delle rispettive macchine. Nel caso dei piloti Alfa Romeo non si può nemmeno dimenticare che avrebbero più punti se non fosse per la penalità ottenuta dalla squadra in Germania. Inoltre, ad un certo punto anche la classifica mondiale deve avere un suo "peso", ma non dev'essere nemmeno determinante.

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Eccoli tutti i piloti della Formula 1 nel nostro pagellone rigorosamente in ordine di posizione in campionato:

Lewis Hamilton - 250 punti - voto 10

Il pilota inglese e la sua W10 sono più in forma che mai. Se vogliamo restano comunque due "macchie": il doppio errore di Hockenheim e il fatto che a Montreal non sia riuscito a superare Vettel in pista nonostante avesse una macchina più veloce. Tuttavia proprio la prova in Canada, in cui ha puntato a una gara di snervamento dell'avversario inducendolo all'errore e cogliendo la vittoria in classifica, è stata fra quelle (varie) in cui Lewis ha dimostrato di sapersi gestire e di non essere solo "piede".

Valtteri Bottas - 188 punti - voto 8

Sopravanzare Hamilton è un'impresa ardua per chiunque, ma il pilota finlandese c'è riuscito più di una volta e pure in qualifica. A interrompere la sequenza ci ha pensato Verstappen a Monaco, e poi Valtteri si è un po' "afflosciato" arrivando agli errori decisivi in Germania (uno solo contro i due di Hamilton, ma la sua gara è finita lì) e in Ungheria, evitabili e giunti proprio quando poteva fare la differenza. Bottas resta un pilota molto apprezzato in squadra, ma ora c'è Ocon che potrebbe arrivare non solo per meriti sportivi…

Max Verstappen - 181 punti - voto 9

Dopo MonteCarlo l'olandese ha finalmente smesso di sprecare occasioni e il risultato si vede: ora sta contendendo il secondo posto in campionato a Bottas, soli 7 punti più avanti. E poteva essere ancor meglio se a Silverstone non avesse attirato Vettel in una situazione difficile: Max non aveva "colpe regolamentari" però alla fine ci ha rimesso anche lui (5 punti, ma poteva andare molto peggio). Insomma, il talento c'è ed è evidente da anni: ora resta da confermare un comportamento in gara all'altezza di chi è già alla sua quinta stagione di Formula 1.

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Sebastian Vettel - 156 punti - voto 7

Il pilota tedesco non si arrende ai limiti evidenti della SF90, ma proprio questo lo ha portato troppe volte ad esagerare. Ciò non toglie che se quest'anno mancano vittorie alla Ferrari, non sia colpa primaria di Seb. Che da parte sua prova continuamente modifiche per cercare di risolvere i problemi di messa a punto della monoposto, anche in qualifica (spesso sacrificando il riscontro cronometrico pur di avere dati in più per la gara): un impegno che sta dando i risultati sperati, perché la macchina comincia a "rispondere".

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Charles Leclerc - 132 punti - voto 7

Quella del pilota monegasco è una delle più belle conferme da parte dell'ultima generazione di driver. Sta ottimamente dimostrando le sue doti di velocità (e anche quelle personali, in un ruolo non facile) ma resta il fatto che nella prima parte di stagione non ha dato grande apporto allo sviluppo della SF90. Inoltre, seppur debba concentrarsi solo nella guida senza altre pressioni, ha sbagliato parecchie volte dimostrando quanto sia "impiccato" nelle sue (indubbie) prestazioni. Ma sta accumulando parecchia esperienza.

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Pierre Gasly - 63 punti - voto 4

Purtroppo per lui, questa prima parte di stagione 2019 del pilota francese è la più deludente di tutto lo schieramento, tanto da giustificare la sua sostituzione con Albon e il ritorno in Toro Rosso. La RB15 ha dimostrato cosa può fare con Verstappen, e in un team che punta al secondo posto nel "Costruttori" serve anche l'apporto della seconda guida. Però lascia sconcertati che Pierre vada praticamente peggio di quanto facesse in Toro Rosso, anche se non può essere tutto riconducibile alla posizione privilegiata di Max in squadra.

Carlos Sainz - 58 punti - voto 8

Se le cose andranno per il verso giusto, lo spagnolo si sta avviando al 6° posto finale in campionato (deve recuperare 5 punti): una vera impresa per chi non fa parte dei 3 top team. Tanto consistente quanto sottovalutato, sta concretizzando al meglio le possibilità della McLaren dopo un avvio incerto di stagione.

Kimi Raikkonen - 31 punti - voto 7

Sta dimostrando con i fatti quanto fossero pregiudiziali le accuse di essere demotivato o peggio ancora "bollito" che gli venivano lanciate la scorsa stagione. Naturalmente, però, nemmeno lui può fare miracoli alla guida di una macchina di seconda fascia, con la quale già essere in zona punti a fine gara è un risultato considerevole.

Daniil Kvyat - 27 punti - voto 7

Sacrificato un po' troppo allegramente per far posto a Verstappen nel 2016, e dopo essersi fatto apprezzare al simulatore Ferrari, il pilota russo ha colto appieno l'occasione del ritorno in Toro Rosso, concretizzandola per ora con il 9° posto in un campionato molto combattuto tra le retrovie. E chissà che nel 2020 non torni addirittura in Red Bull…

Lando Norris - 24 punti - voto 7

Tra i debuttanti, il pilota britannico è quello che sta brillando di più. Certamente avere una macchina competitiva come la MCL34 aiuta, ma d'altra parte molte sue battute a vuoto sono state determinate da problemi alla monoposto o da tattiche "infelici" del team. Comunque non sta sfigurando a fianco di un pilota efficace come Sainz.

Daniel Ricciardo - 22 punti - voto 7

È questo un classico caso di pilota evidentemente superiore alla macchina che guida, una Renault che non ha certo rispettato le aspettative di inizio stagione. Magari il pilota australiano avrebbe meritato anche qualcosa in più come voto, però incidono negativamente le sviste dell'Australia e dell'Azerbaijan. Ma resta in lotta.

Lance Stroll - 18 punti - voto 5

La fortunosa strategia di Hockenheim ha triplicato il punteggio in classifica del canadese, ma non può essere sufficiente a salvare del tutto una prima parte di stagione abbastanza mediocre: ben diverso dagli spunti messi in mostra alla sua prima stagione F1 (2017, in Williams) che erano veri meriti di guida, per quanto sporadici.

Kevin Magnussen - 18 punti - voto 6

Anche in questa stagione il danese si è dimostrato un vero "duro" in gara: se da un lato questo gli ha permesso l'attuale 13ª posizione in classifica, dall'altro spesso l'ha portato a "litigi" un po' troppo sopra le righe proprio con il compagno di squadra. In più la monoposto non è davvero all'altezza per poter lottare con continuità.

Nico Hulkenberg - 17 punti - voto 7

Il discorso sul pilota tedesco può ricalcare quello già scritto sul compagno di squadra australiano: i risultati scarseggiano più per colpa della macchina che del pilota. In questo caso a impedire una valutazione ancor migliore è l'erroraccio in Germania che gli ha tolto un possibile (e meritato) podio. Sembra una maledizione, per Nico.

Alexander Albon - 16 punti - voto 7

Anche il pilota tailandese è tra i debuttanti che si sono fatti ben valere, e tra le altre cose lo dimostra la "chiamata" in prima squadra Red Bull: vedremo se si rivelerà prematura o no. In ogni caso Alex ha fatto ottime gare e solo un paio di errori e/o strategie negative gli hanno impedito di finire ancor più spesso in zona punti.

Sergio Perez - 13 punti - voto 6

Il pilota messicano fa quel che può, ma la squadra non è più al livello di quando si chiamava Force India. In ogni caso fa solitamente meglio del compagno di squadra, che a parte quello economico non dà un gran apporto. Tuttavia non si può negare che, nel cercare di "fare di più", Checo sia incorso anche in diversi errori e incidenti.

Romain Grosjean - 8 punti - voto 5

La macchina non gli dà certo una mano, ma anche il pilota francese ha fatto ben poco per migliorare la sua situazione, soprattutto quando era nelle vicinanze del compagno di squadra. Romain resta veloce e ora non fa più certi errori "creativi", ma non è sufficiente e probabilmente non gli basterà per restare in F1, salvo exploit.

Antonio Giovinazzi - 1 punto - voto 6

Sufficienza "di fiducia" per Antonio, che alla sua prima vera stagione in F1 sta prendendo sempre più confidenza con la C38. Indubbiamente il parallelo con Raikkonen non è facile; in più la posizione nelle retrovie si decide spesso per pochi centesimi in qualifica e oltretutto quando ha raggiunto le Q3 (Austria) è servito solo a penalizzarlo con le gomme.

Robert Kubica - 1 punto - voto 5

Con la Williams attuale non si può certo fare chissà che, ma il bravo pilota polacco è spesso alle spalle del debuttante compagno di squadra. È vero che l'unico punto in squadra l'ha portato lui, però dopo una gara anomala in cui tutto è stato deciso da strategie più o meno azzeccate e soprattutto dalla penalità alle Alfa Romeo.

George Russell - 0 punti - voto 6

Ecco un altro debuttante che ha saputo farsi apprezzare nonostante la FW42 che guida e lo "zero" come bottino punti in classifica. Infatti è stato quasi sempre davanti al compagno di squadra (tranne purtroppo nell'unica gara in cui avrebbe potuto guadagnare la zona punti) e ha saputo mettere in mostra le sue doti personali.


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