F1, meno test invernali con più GP in calendario

F1, meno test invernali con più GP in calendario© LAT Images

Lo scenario potrebbe realizzarsi già nel 2020. Tra favorevoli e contrari alla riduzione dei test invernali, la convinzione è che gli strumenti di simulazione potrebbero sostituirsi al reale girare in pista

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Fabiano Polimeni

21.08.2019 ( Aggiornata il 21.08.2019 14:53 )

"Allenamenti" vietati durante l’anno, solo la preparazione invernale, in pista, per la Formula 1. La stretta sui test potrebbe intensificarsi in futuro, con l’espansione del calendario a 22 Gran Premi, scenario possibile dal 2020.

Dalle 8 giornate attualmente in programma, ospitate dal Circuit de Catalunya, si potrebbe andare verso un’ulteriore riduzione del tempo utile in pista prima del via al campionato.

Potenzialmente, un provvedimento destinato a incidere sulle squadre meno attrezzate quanto a strumenti di simulazione avanzata, in grado di sostituirsi al reale girare in pista, replicando il più fedelmente possibile diverse condizioni, necessarie per verificare la correlazione dei dati ottenuti dai tecnici nella fase di sviluppo.

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Per una Formula 1 già al minimo storico di cedimenti in gara dovuti a problemi di affidabilità, il “test” ha assunto connotati diversi dal passato, basta un venerdì mattina del week end di gara nel quale verificare i dati ricavati in fabbrica.
Dall’era dei test liberi, svolti tra un Gran Premio e l’altro, a una pressoché totale chiusura.

MENO TEST PIÙ INCERTEZZA

Sul tema, il direttore tecnico di Racing Point, Andrew Green, è tra quanti si dicono favorevoli all’ulteriore riduzione delle giornate di test invernali.

“Sono dell’idea che facciamo probabilmente troppi test invernali. Con tutti i banchi prova e i simulatori che abbiamo, l’affidabilità delle macchine, i posti nei quali testiamo in inverno non sono davvero rappresentativi della maggior parte delle piste sulle quali corriamo”, la premessa di Green.

“Penso sia una buona idea ridurre la quantità di test invernali, se vogliamo davvero mescolare un po’ le cose, ridurre i test aiuterebbe. Hai sempre un fattore di incognita, è molto difficile simulare ogni fattore”.

PIÙ SIMULATORE PIÙ COSTI

Sempre meno mondo reale, sempre più virtuale. Una riduzione del tempo trascorso in pista si trasformerebbe in investimenti ulteriori sugli strumenti di simulazione. Secondo Carlos Sainz, “la Formula 1 si adatterà alle circostanze.

Credo che oggi con i simulatori e gli strumenti di simulazione che abbiamo saremmo in grado di adattarci e finiremmo con l’essere comunque preparati. Non penso che ridurre le giornate di test invernali diverrebbe un problema enorme per piloti o squadre”.

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La logica di una tale scelta: “Ovviamente potrebbe servire per iniziare a risparmiare, ma va considerato che se risparmi su un fronte spenderai probabilmente un po’ di più sui simulatori”.


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