GP Italia F1, analisi prove: equilibrio instabile tra Ferrari e Mercedes

GP Italia F1, analisi prove: equilibrio instabile tra Ferrari e Mercedes© sutton-images.com

I top team sono ancora abbastanza ravvicinati dopo prove influenzate dalla pioggia, con Hamilton e Bottas che sembrano di nuovo più veloci in funzione della gara

Maurizio Voltini

06.09.2019 18:01

Come diciamo sempre, le prove del venerdì non vanno certo prese come se avessero valore assoluto, se non altro perché proprio in base a questi riscontri vengono effettuate modifiche sulle monoposto che possono cambiare tutto (o quasi) al sabato. Ma ciò non significa nemmeno che non abbiano alcun significato. Pur con la pioggia a disturbare soprattutto la prima sessione, quello che hanno mostrato le prove odierne a Monza è che sembra ripetersi la situazione già vista a Spa. Vale a dire le Ferrari veloci soprattutto sul giro secco "da qualifica" e con le gomme soft, mentre le Mercedes si rivalgono nei long run e con gomme medie.

I distacchi sono comunque abbastanza contenuti (è normale peraltro a Monza) e non va sottostimato come le Mercedes abbiano mancato la prima possibilità di simulazione di qualifica, aspettando un po' troppo per vedersi così sorpresi dalla pioggia. L'hanno comunque fatta più tardi con pista tornata in condizioni buone, ma ovviamente un raffronto diretto ed esatto non è fattibile. Va sottolineato inoltre che la situazione particolare e il tempo perso al mattino hanno portato ad effettuare prove incrociate con soluzioni differenti sulle monoposto, per cui anche tra i due piloti dello stesso team è bene non esagerare con i raffronti.

In ogni caso, allo stesso modo di Spa, anche stavolta troviamo Charles Leclerc davanti, per pochissimo su Lewis Hamilton; i rispettivi compagni di squadra sono in seconda fila virtuale, ma né Sebastian VettelValtteri Bottas devono essere considerati più lenti in assoluto, tant'è vero che il finlandese è stato quello più efficace nei long run. Nemmeno le Red Bull hanno sfruttato al meglio il momento per il "tempone", quindi non escludiamole a prescindere, specie se la pista non sarà ideale. Peraltro, Max Verstappen è solo a 3 millesimi da Bottas e Alex Albon giusto 2 decimi e mezzo più in là. Peccato l'olandese debba scontare l'arretramento in griglia per sostituzione della power unit.

Tra "gli altri", bene Pierre Gasly che svetta con il 7° tempo precedendo di un soffio Romain Grosjean: stavolta sembra che le Haas abbiano meno problemi rispetto alla trasferta belga, ma aspettiamo i momenti importanti. Anche le Renault sembrano confermare un buono stato di forma, con Daniel Ricciardo 9° e Nico Hulkenberg appena fuori dalla top ten per 78 ms. Tra i due si è infatti inserito Daniil Kvyat a completare una buona performance di squadra per Toro Rosso.

Molto veloci nella prima sessione bagnata, le McLaren non si sono ripetute: Carlos Sainz non va oltre il 12° tempo dopo aver mancato le prime simulazioni di qualifica (similmente a Mercedes) mentre Lando Norris è stato a lungo fermo ai box per via di una perdita idraulica che ha costretto anche a smontare il cambio. L'unica cosa che gli è stata possibile fare è aver messo dietro le Williams, con Robert Kubica stavolta più veloce di George Russell.

Condizionati dalle varie fasi di pioggia pure Kevin Magnussen e Kimi Raikkonen, comunque vicinissimi a Sainz, nonché Antonio Giovinazzi e le Racing Point di Lance Stroll e Sergio Perez. Per loro, ma anche per gli altri, saranno dunque molto importanti le FP3, attese con condizioni atmosferiche migliori. Mentre per la gara le previsioni continuano a oscillare tra pioggia e asciutto, e questo potrebbe influenzare (come assetti) anche le qualifiche. Come sempre, vedremo direttamente cosa accadrà davvero.


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