Mercedes e l'undercut a Monza: bastava un contrattempo al pit Ferrari...

Mercedes e l'undercut a Monza: bastava un contrattempo al pit Ferrari...© LAT Images

James Vowles spiega le scelte strategiche operate con Hamilton e Bottas nel GP d'Italia. Le basi perché funzionasse l'undercut e i decimi mancati, merito anche di un gran pit-stop Ferrari: 3 decimi più veloce 

Fabiano Polimeni

11.09.2019 ( Aggiornata il 11.09.2019 15:51 )

La differenza l’ha fatta l’efficienza della Ferrari SF90 sui rettilinei, la grinta e solidità di Leclerc, un pit-stop perfetto. Fattori della vittoria a Monza, fattori che hanno neutralizzato i tentativi Mercedes di provare a ribaltare il risultato.

L’analisi post-Gran Premio d’Italia, nel box Mercedes, è del responsabile delle strategie, James Vowles. La scelta della gomma media, l’unica valida per provare a recuperare su Leclerc e far funzionare l’undercut.

Gomma “obbligata”, tanto più con le indicazioni avute sul rendimento della gomma dura dalla SF90 di Vettel: “Quando Vettel si è fermato ha recuperato con un passo solido ma un po’ lento, ragionevole se vuoi arrivare al traguardo ma non necessariamente la gomma giusta per una gara con un solo pit-stop come, tanto noi quanto la Ferrari, sapevamo sarebbe stata”.

L'UNDERCUT ESIGEVA LA GOMMA MEDIA

Non solo scelta della mescola, ma anche la tempistica giusta, per trovarsi pista libera e spingere: arriva al giro 19. “Abbiamo visto un’opportunità quando Sainz è uscito dalla nostra finestra del pit (il margine cronometrico necessario per effettuare il pit-stop e restare davanti all’avversario: ndr).

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Era un undercut, eravamo circa a 1”5 da Leclerc con Lewis e, montare le gomme dure, sarebbe stato davvero devastante per l’undercut. Se vuoi provarlo devi utilizzare la gomma più morbida a disposizione ed era la media. Era la scelta migliore.

Lewis ha fatto un giro eccezionale d’uscita, ha fatto tutto il possibile, in definitiva Leclerc si è fermato un giro più tardi ed è rientrato 6 decimi davanti. Un piccolo inciampo durante il pit-stop Ferrari sarebbe stato sufficiente.

In realtà, ci siamo avvicinati ma non abbastanza per completare l’undercut”, spiega Vowles.

3 DECIMI DAI MECCANICI FERRARI

Non solo al box Ferrari le operazioni sono filate liscio ma il tempo del cambio gomme ha offerto a Leclerc un bonus di 3 decimi, visti i 2,3 secondi impiegati per il pit-stop contro i 2,6 secondi serviti a Mercedes.

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“Lewis ha usato tutto ciò che aveva nella power unit e nei sistemi, ci sono modalità come l’overtake mode e l’ha usato. Non eravamo in definitiva abbastanza veloci in rettilineo per effettuare il sorpasso”.

ERRORE DI VETTEL VIA LIBERA A STRATEGIE DIVERSE

La scelta di differenziare le strategie tra Bottas e Hamilton, nel tentativo di giocarsi anche la carta di un primo stint lungo, ha trovato il “via libera” una volta registrato l’errore di Vettel: “Una delle nostre opportunità migliori di battere la Ferrari, prima della gara, era di andare con una macchina leggermente corti e con l’altra lunghi. E creare una condizione nella quale la Ferrari non avrebbe potuto coprire entrambe le strategie.

La difficoltà era Vettel, avremmo potuto perdere la posizione su di lui e la Ferrari usarlo per concretamente impedire alla macchina di andare molto lunghi. Quando si è girato, però, sono sorte le opportunità”.


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