Le previsioni meteo lasciano al momento una finestra di sereno solo sulla gara. Forte pioggia e vento al sabato. Pirelli schiera le gomme da asciutto C1, C2 e C3, per due stint senza dover risparmiare
Gomme e meteo, naturalmente intrecciati alla vigilia del Gran Premio del Giappone. Pirelli ha scelto le mescole più dure della gamma 2019, misura che porterà a una gara “facile” su un solo pit-stop. Nel 2018 Hamilton vinse abbinando gomma soft e gomma media, da venerdì la scelta sarà tra C1, C2 e C3.
Scelta, meteo e tifone Hagibis permettendo. Le previsioni indicano una possibilità di pista asciutta solo domenica, mentre al venerdì e al sabato non sembrano esserci alternative a copiose piogge, buone a riscrivere il programma classico del Gran Premio. Scenario in evoluzione.
Una Suzuka con asfalto asciutto è un test severo per le gomme, con Pirelli reduce dai 260 giri completati a Barcellona, con Vettel e Albon lunedì, ultimo test di verifica delle mescole 2020. L’asfalto del tracciato nipponico è tra i più abrasivi e rugosi dell’intero campionato, dettagli che impattano sull'usura e il degrado.
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L’evoluzione della pista porta a valori di aderenza mediamente alti, uno scenario che, in presenza di pioggia al venerdì e al sabato, andrebbe ad azzerarsi con una gara sull’asciutto.
Il rischio che si vada “al buio” sul comportamento della gomma in gara, domenica, è concreto.
Pista ad alto stress e massimi carichi laterali, la tracciatura di Suzuka è un continuo impegnare gli pneumatici in appoggio e cambi di direzione: fino all’incrocio sotto il ponte i valori di g laterali sono molto alti e continui, si traducono in energia scaricata sulle gomme. Spoon Curve e 130R, i passaggi più esigenti della seconda parte del circuito.
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"Da sempre, Suzuka è una delle gare più imprevedibili ed entusiasmanti dell'anno: un circuito old school che premia l'impegno e il coraggio dei piloti. Abbiamo nominato le tre mescole più dure della gamma, visti i carichi impegnativi imposti dal tracciato. Una scelta che dovrebbe consentire ai piloti di spingere al massimo, anche con una strategia a una sosta, la tattica più utilizzata lo scorso anno”, ha commentato Mario Isola.
Medio carico aerodinamico, per il bilanciamento corretto tra grip in curva e velocità sui rettilinei, quanto sia probante il circuito per le gomme è direttamente rappresentato dai limiti al camber posteriore e le pressioni elevate dettate da Pirelli: 22,5 psi anteriori, 20 psi posteriori, rispettivamente con -3° e -1,75 gradi di camber massimo.
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“Nel 2017 è stato firmato il nuovo record assoluto in qualifica, e sarà molto interessante vedere se sarà abbassato nel corso di questo fine settimana date le prestazioni in curva delle monoposto attuali. Suzuka è famosa anche per il meteo variabile, quindi potremmo vedere in pista i pneumatici da bagnato su questo circuito particolarmente esigente", aggiunge Isola.
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