GP Giappone F1, analisi prove: la Mercedes a un passo dal campionato

GP Giappone F1, analisi prove: la Mercedes a un passo dal campionato© LAT Images

Se verranno confermati in gara i riscontri delle prove, difficile togliere a Bottas e Hamilton un predominio che consegnerebbe alla squadra anglo-tedesca il titolo Costruttori

Maurizio Voltini

11.10.2019 10:17

Le prove libere del venerdì sono, per una volta, più significative del solito: infatti a Suzuka è stata cancellata l'intera giornata di sabato per via del pericolo conseguente al passaggio del tifone Hagibis, e di conseguenza le qualifiche sono state spostate alla domenica mattina (quando in Italia saranno le 3 di notte). Vedremo poi se gli strascichi del maltempo, tra possibili necessità di ripristino del tracciato e/o danni alle strutture, permetteranno la disputa delle qualifiche stesse: in caso negativo, per definire lo schieramento verranno presi in considerazione i tempi della seconda sessione di prove libere.

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I riscontri delle FP2 (ma anche delle FP1) non sono però una buona notizia per chi non tifa per la Mercedes: in entrambi i casi il più veloce è stato Valtteri Bottas, seguito dappresso da Lewis Hamilton. Gli altri sono più staccati e se questa situazione venisse confermata in gara, con una doppietta finale, il punteggio darebbe alla squadra anglo-tedesca la sicurezza matematica del primo posto in classifica tra i costruttori.

A inseguire più da vicino troviamo per adesso Max Verstappen, a quasi 3 decimi, riuscito in FP2 a precedere le Ferrari nonostante queste fossero rientrate verso fine sessione con gomme soft nuove, per cercare tempi "tampone" in caso la sessione diventasse valida per lo schieramento. Ciò nonostante, Charles Leclerc non è riuscito ad andare oltre il 4° tempo a 75 millesimi dall'olandese della Red Bull, mentre Sebastian Vettel viene addirittura ostacolato e si deve accontentare del 5° tempo, a 0"235 dal compagno di squadra e a precedere Alex Albon di 26 ms. Il fatto è che in queste fasi la SF90 è parsa ancora lontana da una condizione accettabile di messa a punto, per cui c'è da sperare nel lavoro del team nel saper sfruttare i dati di pista odierni, con un giorno in più a disposizione.

Ancora una volta, a svettare tra "gli altri" che non sono in uno dei tre top team, troviamo Carlos Sainz: merito anche della McLaren, certo, con Lando Norris anche lui tra i primi 10, ma lo spagnolo è pur sempre a precedere Sergio Perez di 2 decimi e mezzo circa, mentre Pierre Gasly segue di 55 ms e Norris di altri 4 ms soltanto. Gasly oltretutto aveva momentaneamente ceduto il volante a Naoki Yamamoto nelle FP1: il pilota giapponese è stato bravo, 17° a 1 decimo da Daniil Kvyat, comunque buon 12° in FP2.

Appena fuori dalla top ten, per 119 ms, troviamo Kimi Raikkonen nonostante diversi problemi tecnici che oggi hanno colpito le Alfa Romeo e soprattutto Antonio Giovinazzi, per adesso 15° dietro a Lance Stroll che è a 3 decimi dal compagno di squadra messicano. Del resto le Haas si devono accontentare di Romain Grosjean 13° e Kevin Magnussen 16°, al momento. Sempre meglio delle Renault, per le quali sembra proprio che le novità aerodinamiche non abbiano dato benefici, visto che Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg sono in coda a precedere solo le Williams con Robert Kubica riuscito a sopravanzare George Russell. Vari test aerodinamici per le FW42, ma vedremo se ciò basterà a giustificare il distacco di poco oltre i 3 secondi dal vertice e di 6 decimi dalle Renault.


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