Vettel, GP Messico: "Dovevamo provare qualcosa di diverso per vincere"

Vettel, GP Messico: "Dovevamo provare qualcosa di diverso per vincere"©  Motorsport Images

Il tedesco termina il GP del Messico al secondo posto, ma si rammarica per non aver potuto mirare più in alto a causa delle scelte strategiche fatte dal muretto

Michele Salvatore

27.10.2019 23:18

La Ferrari manca, in Messico, l’appuntamento con il successo nonostante la partenza  dalla prima fila. Chiave di volta a girare la gara in favore delle W10 è stata la strategia: in Mercedes sono andati per una sosta, anticipando quella di Hamilton, mentre a Maranello hanno scelto le 2 fermate per Leclerc e la singola per Seb.

Una scommessa, quella del muretto di Binotto, fatta puntando sul degrado delle bianche, volendo mettere Vettel nelle condizioni di attaccare l’inglese, a fine gara, con gomme più fresche. Azzardo che non ha pagato, anche perché il tedesco ha perso secondi vitali, dopo il suo pit, quando si è trovato a dover doppiare Galsy e Sainz, in lotta per la posizione.

"Sono contento del secondo posto - Dice il tedesco - Ma forse a livello di strategia avremmo potuto provare un qualcosa di più inventivo per vincere”. Grande rammarico e critica velata al proprio muretto per una possibilità di giocarsi la vittoria buttata via, evidentemente per la scelta di non coprire subito la sosta di Hamilton, fatta al giro 24.

Con l’impossibilità di attaccare Lewis, Vettel si è dovuto difendere dall’attacco di Bottas. Il motore Ferrari si conferma l’arma in più della Rossa, che ha permesso alla SF90 #5 di tenere a bada la W10 #77 che, sui lunghi rettilinei dell’Hermanos Rodriguez, poteva contare sul DRS.

"Mi sono sorpreso dal rendimento delle gomme dure, è stata una gara molto intensa e sono riuscito a tenere testa a Bottas che mi ha messo sotto pressione. Solamente nel finale del GP sono riuscito a concentrarmi su Hamilton ma ne aveva di più anche a livello di gomme e ci ha tenuto tutti quanti dietro". Ha concluso Vettel.


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