GP Brasile, Pirelli: gamma dura e ritmo alto anche su un pit

GP Brasile, Pirelli: gamma dura e ritmo alto anche su un pit© LAT Images

L'offerta delle mescole C1, C2 e C3 dovrebbe favorire un GP a Interlagos su singolo pit-stop.       Molto elevata la pressione minima di gonfiaggio prescritta per le gomme anteriori

F.P.

11.11.2019 ( Aggiornata il 11.11.2019 18:05 )

Giro breve e veloce, quello di Interlagos, il più breve della stagione dopo il Red Bull Ring. Un circuito storicamente dall’asfalto molto sconnesso, per la configurazione naturale del terreno, che ha richiesto frequenti riasfaltature e con l'ultima a migliorare lo scenario.

Risale al 2014 e, dalle analisi Pirelli, ha portato ad avere un fondo con livelli di rugosità intermedi e la conseguente  abrasione nella media della gomma.

Un asfalto molto scuro, caratteristica che, nelle ultime stagioni, ha favorito il raggiungimento di temperature record, oltre i 55° C. Per puntare a una gara su un solo pit-stop e ai piloti di correre su un ritmo elevato, la selezione delle mescole da parte di Pirelli si è orientata sulla gamma più dura dell’offerta 2019, con la C1 all’ultima apparizione stagionale.

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Sebbene la maggior parte dei piloti abbia un solo set disponibile, è tutt’altro che da escludere un utilizzo in gara. Andranno verificati i livelli di degrado nel corso delle libere 2 del venerdì, al netto dell’evoluzione della gommatura, piuttosto sensibile a Interlagos.

Anteriore destra senza riposo

Un circuito che gira in senso antiorario e sul quale è problematico generare temperatura sulle gomme di sinistra della monoposto, lato impegnato nel T2 e, in particolare, nella velocissima destra della Ferradura. Forze laterali mediamente elevate, a scaricare energia sull’anteriore destra – la più impegnata sui 4.309 metri di tracciatura – e la posteriore destra.

Carichi sull’anteriore che si traducono in pressioni minime di gonfiaggio imposte da Pirelli molto alte, con 24 psi annunciati (19,5 psi al posteriore).

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"Il Gran Premio del Brasile è quasi sempre estremamente vivace, su un tracciato che favorisce i sorpassi e dove i piloti spesso vanno fuori traiettoria. Le curve si susseguono e di conseguenza i pneumatici lavorano continuamente su una pista "old school" che non perdona gli errori. Il meteo variabile e la probabilità di safety car contribuiscono a rendere la gara spesso imprevedibile.

Bisogna essere pronti a tutto: non abbiamo certezza di quali condizioni troveremo in questo fine settimana, ma la nostra decisione di nominare le tre mescole più dure della gamma consentirà ai piloti di spingere al massimo anche se dovessero scegliere, come probabile, una strategia a una sosta", ha commentato Mario Isola.

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Diversamente da Austin non è stata annunciata la disponibilità di set supplementari al venerdì, le gomme 2020 da proporre per un assaggio anticipato ai team. Sviluppo Pirelli che, al Paul Ricard, la scorsa settimana, ha collezionato 145 giri su due giornate con la McLaren e gomme da 18 pollici.


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