Hulkenberg, GP Brasile: non dico addio alla Formula 1

Hulkenberg, GP Brasile: non dico addio alla Formula 1© LAT Images

Ultime due gare in Renault per Nico, rimasto senza sedile in vista del 2020. Non lo considera un ritiro, piuttosto uno stop in attesa che arrivino delle opportunità per tornare in griglia

F.P.

15.11.2019 ( Aggiornata il 15.11.2019 16:11 )

A 32 anni si appresta a concludere quella che, al momento, sarà l’ultima stagione in Formula 1, di una carriera iniziata 10 anni fa e accompagnata dal primato negativo di non aver mai ottenuto un podio. Nico Hulkenberg assicura che non è un ritiro dalla massima serie e, dovessero presentarsi delle occasioni per rientrare, certo non le lascerebbe scappare.

Una 24 Ore di Le Mans all’attivo, in Formula 1 si è attesa l’esplosione del talento, mai avvenuta, sebbene il valore di Nico vada oltre la statistica degli zero podi conquistati.

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“Giusto per essere chiaro, non sento come se mi stessi ritirando e non sento come se stessi lasciando la Formula 1. Potrei non essere in griglia di partenza ma se dovesse esserci una possibilità sarò pronto”, racconta Nico a Interlagos, dove ha raccolto la stima di Carlos Sainz, per il quale l’uscita di Hulkenberg rappresenta una grande perdita per la Formula 1.

“Non è un ritiro è uno stop in Formula 1 nel 2020”, chiarisce il pilota tedesco. “Devi rimanere realista, tutto è possibile: può capitare qualcosa come anche no. Io amo la Formula 1, queste sono le macchine più veloci e complesse al mondo e se dovesse esserci un’opportunità di rientro sarei pronto”. Costretto a stare alla finestra e attendere gli sviluppi del 2020, oltre al mercato 2021.

No al DTM, Indy un programma solo stradali

Se il futuro è incerto sul “cosa farà”, ha le idee chiare sul cosa non farà: “Le indiscrezioni sul DTM sono davvero prive di sostanza. Quanto alla Indycar, come ho sempre detto non sono un estimatore degli ovali, non mi piacciono e non fanno per me, quindi eventualmente limiterei la presenza ai circuiti stradali.

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Non ho firmato ancora nulla e non avverrà nell’immediato futuro, di certo non sento il bisogno di affrettare le cose, solo per correre.

Mi aspetto di avere un po’ di tempo libero in più e non dover vivere ai ritmi di questo calendario. Ad esempio, voglio andare agli Australian Open a gennaio, qualcosa che non riesco a fare da 10 anni”.


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