Tris Audi a Le Mans. Tutte le Peugeot kappaò

13.06.2010 ( Aggiornata il 13.06.2010 15:10 )

La 24 Ore di Le Mans è finita con una tripletta delle Audi R15. Un dominio schiacciante delle barchette tedesche che hanno battuto sull'affidabilità le più veloci Peugeot 908 e hanno vinto per la nona ovlta la 24 Ore. Ha trionfato l'equipaggio Audi meno atteso, quello di Bernahrd-Dumas-Rockenfeller a 225,228 km/h di media, i primi due piloti Porsche “in prestito” alla Audi per questa 24 Ore. I tre hanno preceduto di un giro la seconda Audi di Lotterer-Fassler-Treluyer e sul podio, a completare la tripletta, la terza Audi quella più quotata dei velocissimi Capello-McNish-Kristensen plurivincitori a Le Mans.

Le tre Audi sono arrivate in parata. Uno schiaffo morale a Le Mans alle ambizioni Peugeot che aveva vinto l'anno scorso. Le coupé francesi a gasolio che avevano dominato le prove e le prime 16 ore di gara si sono spente sulla distanza per gravi problemi di affidabilità. All'inizio, dopo appena due ore ha ceduto la sospensione della 908 di testa di Lamy-Bourdais-Pagenaud,. Bourdais, autore della pole, non ha nemmeno preso il volante. Poi si sono rotti uno dietro l'altro i motori delle altre due 908 ufficiali in gara: alle 7 del mattino quella di Sarrazin-Minassian-Montagny che era in testa, alle 12 quella di Wurz-Gené-Davidson che stava per agguantare dopo una lunga rimonta il secondo posto. 

A un'ora e mezza dalla fine ha ceduto il motore anche della quarta Peugeot, quella privata Oreca di Lapierre-Duval-Panis che cercava di raggiungere l'Audi di Capello per toglierle il terzo posto. La Peugeot, molto più veloce sul giro delle Audi – ha infranto il muro dei 3'20” con ben tre macchine in gara – ha pagato l'affidabilità di motore. A cedere è sempre stata la bancata di destra del V12 a gasolio.

Le Audi R15, che erano più lente di 3-4 secondi al giro, ha vinto sulla regolarità e sull'affidabilità. Anche se Capello deve recriminare sul tempo perso a inizio gara sotto safety car e sull'errore di Kristensen che nella notte è finito nella ghiaia in un doppiaggio perdendo il tempo che lo ha allontanato ai primi due.

Nella GT2, che vedeva in gara Giancarlo Fisichella sulla Ferrari 430, ad approfittare del duello Ferrari-Corvette è stata la Porsche 997 di Lieb-Lietz-Henzler primi di classe e 11° assoluti. Fisichella-Alesi-Vilander sono giunti solo quarti (16° assoluti), rallentati nella mattinata di domenica da un incidente di Fisichella causato da un'avaria ai freni che ha fatto perdere mezz'ora ai box alla Ferrari per la riparazione. Fino a quel punto la Ferrari dell'AF Corse era 2° e aveva il podio di classe a portata di mano. Peggio è andata alle Corvette che dominavano la classe e che si sono ritirate entrambe dopo 20 ore. Seconda una ferrari privata, quella del team Hankook con Farnbacher. Battute anche le BMW assillate da problemi, al terzo posto GT2 la Porsche della Scuderia Italia con Scheider-Westbrook-Holzer.

Nella Lmp2 dominio della barchetta Honda del Strakka Racing di Watts-Kane-Leventis, che è anche 5° assoluta. Uno dei migliori risultato per una vettura di classe inferiore. In GT1 ha vinto ma staccatissima nell'assoluta la Saleen del team Larbre con lo svizzero Gardel al volante.

Fra gli italiani ritirata la Racing Box del terzetto triclore Pirri-Cioci-Perazzini, ritirato anche Belicchi con la Lola-Judd,  e ritirato anche Gimmi Bruni che era in teasta alla classe GT2 con la Ferrari fino alla rottura della trasmisisone alle 23. Al traguardo ma non classificato Emanuele Pirro, in corsa con una Lola-Judd del team Dryson insieme a Johnny Cocker e a Paul Dryson. Una lunga sequenza di incovenienti meccanici ha trasformato la corsa del cinque volte vincitorte di Le Mans, e dei suoi compagni, in un calvario; in ritardo di 143 giri dai primi, a causa appunto delle continue soste al box, i tre non hanno percorso la distanza minima per essere classificati.


 L'ordine di arrivo della 24 Ore di Le Mans
1. Rockenfeller-Bernhard-Dumas        Audi R15           397 giri media 225,228 km/h
2. Lotterer-Fassler-Treluyer    Audi R15  a   1 giro
3. Kristensen-Capello-McNish    Audi R15  a   3 giri
4. Ayari-Andre-Meyrick     Oreca-AIX  a  28 giri
5. Leventis-Watts-Kane     HPD ARX  a  30 giri (1. classe LMP2)
6. Primat-Mucke-Fernandez    Aston Martin  a  32 giri
7. Lahaye-Moreau-Charouz    Pescarolo-Judd  a  36 giri
8. Newton-Erdos-Wallace    Lola-HPD  a  39 giri
9. Nicolet-Hein-Yvon     Pescarolo-Judd  a  56 giri
10. Ojjeh-Greaves-Chalandon    Ginetta-Zytek  a  56 giri
11. Lieb-Lietz-Henzler     Porsche 911  a  59 giri (1. classe LMGT2)
12. Farnbacher-Simonsen-Keen    Ferrari F430  a  61 giri
13. Berville-Canal-Gardel    Saleen S7R  a  66 giri
14. Holzer-Westbrook-Scheider    Porsche 911  a  70 giri
15. Gregoire-Policand-Hart    Corvette C6R  a  70 giri (1. classe LMGT1)
16. Fisichella-Alesi-Vilander    Ferrari F430  a  74 giri
17. Narac-Pilet-Long     Porsche 911  a  76 giri
18. Rostan-Meichtry-Bruneau    Radical-Judd  a  76 giri
19. Muller-Farfus-Alzen    BMW M3 GT2  a  77 giri
20. Amaral-Pla-Hughes     Ginetta-Zytek  a  79 giri
21. Hommerson-Mahiels-van Splunteren  Porsche 911  a  80 giri
22. Nygaard-Enge-Kox     Aston Martin  a  86 giri
23. Salini-Salini-Gommendy    WR-Zytek  a  89 giri
24. Felbermayr-Felbermayr-Konopko   Porsche 911  a  93 giri
25. Brabham-Franchitti-Werner    HPD ARX   a 101 giri
26. Noda-Kennard-de Pourtales    Lola-Judd  a 106 giri
27. Coronel-Dumbreck-Bleekemolen   Spyker C8  a 117 giri



Partiti: 56 - Arrivati: 28 – Classificati: 27


Giro più veloce: Peugeot 908 (Panis-Lapierre-Duval) in 3’19”074

Distanza percorsa dall’equipaggio vincitore: 5.410 km



Altre informazioni nei link sottostanti

Il ritiro della Peugeot di Wurz QUI

L'incidente di Fisichella QUI

Le notizie della notte di Le Mans QUI

Le notizie delle prime otto ore di gara QUI

La classifica finale complessiva QUI

E le classifiche complete ora per ora QUI



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