Analisi test F1: Ferrari sempre ok

Analisi test F1: Ferrari sempre ok
Anche stavolta la Mercedes si concentra sulle lunghe distanze, ma i divari sono ridotti e stupiscono pure le new entry

23.02.2016 ( Aggiornata il 23.02.2016 19:18 )

La seconda giornata di test F1 invernali a Barcellona parte con l'inattesa notizia della separazione fra Honda e Arai, ma non appena si avviano i motori l'attenzione passa di nuovo alle macchine. Con la Mercedes che pure con Nico Rosberg non rinuncia a stint molto lunghi che le fanno guadagnare rapidamente numeri nel chilometraggio. Alla fine il tedesco avrà totalizzato 172 giri senza neppure sfruttare fino all'ultimo minuto delle sessioni mattutina e pomeridiana. Tuttavia quello dei tanti giri percorsi è stato un tema condiviso da tutti i presenti, o quasi. Valtteri Bottas ha collezionato 134 giri e Sebastian Vettel segue con 126: fatto sta che solo 3 piloti su 11 non hanno superato quota 100, nei giri, tanto che alla fine sono stati ben 1185 quelli totalizzati complessivamente. Un dato che la dice lunga sull'affidabilità generale conseguita, valutando oltretutto che siamo alla sola seconda giornata in pista per vetture quasi tutte nuovissime. Bene in tal senso anche la McLaren-Honda, che ha accompagnato Fernando Alonso per ben 119 gri: che differenza, dal disastro dello scorso anno! Con tutto che pare mancare ancora qualcosa in termini di potenza e velocità massima. Non ha contribuito appieno al chilometraggio complessivo la Renault, con Jolyon Palmer costretto alla resa a inizio pomeriggio per un problema di turbina che non gli ha più permesso di rientrare. Più che l'avaria in sé sarà forse più "pesante", però, il fatto stesso di aver dovuto rinunciare a metà giornata di test, nella fase in cui tutti gli altri si sono dedicati principalmente a prove sulla distanza, molto utili per capire come sfruttare le gomme. Al mattino invece c'è stato un momento in cui Ferrari e Red Bull si sono votate al "giro secco" utilizzando le gomme più morbide disponibili, comprese le Pirelli ultrasoft viola che hanno quindi avuto il loro battesimo di pista. Così Vettel, fino a quel momento a nemmeno un decimo da Rosberg (tempi su gomme medie per entrambi), ha dato una prima risposta al tempo che Daniel Ricciardo aveva conseguito con le supersoft e poi anche a quello ottenuto dalla Red Bull con le ultrasoft, staccando il miglior crono di giornata per 7 decimi su tutti gli altri. Giusto per curiosità sulla durata di queste gomme, Vettel le ha poi usate per un totale di 9 giri. Mentre la Mercedes non si è fatta tentare dalle mescole più morbide. Anche nel caso della prestazione cronometrica è interessante fare un discorso più complessivo e non solo sui "top". Interessante per esempio che Sergio Perez si sia poi avvicinato a poco più di 1 decimo da Ricciardo usando gomme supersoft. Ma va rimarcato pure l'ottimo riscontro della Haas VF-16 guidata da Esteban Gutierrez, che ha superato al 6° posto la Williams FW38 di Valtteri Bottas. Come pure la Manor MRT05 di Pascal Wehrlein appena dietro, anche questo un inizio più che incoraggiante. Perché non va sottovalutato che fra chi non ha usato gomme supersoffici, vale a dire da Rosberg a Max Verstappen, non corrono nemmeno 2 secondi di scarto. Insomma, pur ribadendo una volta di più che i riscontri cronometrici di queste prove a inizio stagione non vanno e non possono essere presi come "parametri assoluti" di valutazione (quantomeno perché c'è ancora parecchio margine di lavoro sulle vetture) nondimeno dimostrano che un po' tutti sono partiti bene, con macchine abbastanza "sane" e reattive. Anche chi poteva essere sottovalutato. Ci auguriamo che ciò porti a un campionato vario e combattuto a tutti i livelli, naturalmente. Maurizio Voltini Day2

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