Volkswagen I.D. R Pikes Peak, caccia al record elettrico

Romain Dumas sarà al volante del prototipo il prossimo 24 giugno. I.D. R scatta più rapidamente di una F1 sullo zero-cento, 680 cavalli sempre disponibili nonostante l'altitudine

Fabiano Polimeni

23 aprile 2018

Alla conquista del “quattromila” più celebre nelle competizioni, il prossimo 28 giugno. Più rapidamente di chi, prima di lei, ha tagliato il traguardo della Pikes Peak. Categoria elettrica, per Volkswagen I.D. R Pikes Peak. E non potrebbe essere diversamente con quella sigla, di più: una famiglia. Di auto elettriche prossime al debutto, gamma di elettriche a batteria per la quotidianità, dall'autonomia di marcia elevata. Altri fattori contano nella scalata, nei 20 chilometri e 1.440 metri di dislivello tra quota 2.862 metri sul livello del mare, dov'è posta la linea di partenza della Hillclimb, e i 4.032 metri del traguardo. La prestazione quale unico obiettivo. I.D. R Pikes Peak è frutto del lavoro di Volkswagen Motorsport, prototipo da 5,20 metri di lunghezza e meno di 1.100 kg di massa complessiva, pilota a bordo compreso.

Telaio monoscocca in fibra di carbonio, come la carrozzeria, estrema nell'aerodinamica, a ricercare la deportanza che l'altitudine va a intaccare per la minore densità dell'aria. Il tema offre all'elettrico un asso nella manica, potendo contare sui 680 cavalli e 650 Nm di coppia dei 2 motori elettrici senza soffrire cali tipici dei motori termici nell'utilizzo in quota: gli aspirati cedono il 29% di potenza a 2.862 metri, ben il 43% in meno di potenza ai 4.000 metri del traguardo. Meglio va ai sovralimentati, tuttavia chiamati a uno sforzo supplementare nei regimi di rotazione del turbocompressore.

Il raffreddamento del pacco batterie agli ioni di litio sarà uno degli aspetti da curare, I.D. R già in pista per i primi test in quel di Alès, Francia, sede del debutto dal vivo. Batterie ad alto voltaggio, il fattore dell'autonomia di marcia passa in secondo ordine: è l'ottenimento delle prestazioni massime su 20 km di gara a rilevare. Dalle decelerazioni in gara, il sistema elettrico a due motori garantirà un recupero energetico del 20% sul totale impiegato.

Centocinquantasei curve da divorare, 240 km/h di velocità massima da sfruttare, con uno scatto da zero a cento dichiarato molto più rapido di una monoposto di Formula 1: 2”25 I.D. R contro 2”6, in condizioni di aderenza ottimali. Il dato non dice, però, tutto, focalizzando la prestazione su un ristrettissimo aspetto.

Al volante, Romain Dumas, già tre Pikes Peak vinte: 2014, 2016 e 2017. Proverà a battere il crono di 8'57”118, riferimento nella categoria di veicoli elettrici ottenuto nel 2016 da Rhys Millen. Non è la prima volta che Volkswagen si cimenta nella cronoscalata statunitense, la I.D. R arriva a 30 anni di distanza dall'ultima apparizione della Golf Twin-Engine: due motori sui due assi per il progetto schierato nel 1985, 1986 e 1987. Era una Pikes Peak molto diversa allora, con un fondo sterrato ormai da tempo interamente sostituito dall'asfalto.

«L'obiettivo di Volkswagen è di raggiungere il vertice della mobilità elettrica con la famiglia I.D.. L'impegno nella Pikes Peak non solo fissa la tendenza di quello che sarà il nostro futuro nel motorsport, ma riveste un grande significato simbolico, nel senso più puro. I clienti hanno sempre tratto beneficio dai riscontri ottenuti nelle competizioni e ci aspettiamo di raccogliere questi dati e usarli nello sviluppo dei futuri modelli I.D.. La scalata alla Pikes Peak sarà la prova del nove per la propulsione elettrica», ha commentato Frank Welsch, componente del CdA di Volkswagen


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