24 Ore di Le Mans: la prima metà di gara

24 Ore di Le Mans: la prima metà di gara
La cronaca "live" di tutto quello successo nella gara più famosa. Da Nakajima leader alla battaglia in GT-Pro

Maurizio Voltini

14.06.2014 ( Aggiornata il 14.06.2014 14:11 )

DODICESIMA ORA

Proprio a metà gara quando scattano le 3 di notte, il colpo di scena: una delle Audi, la n.1 di Kristensen rallenta di colpo sul rettifilo delle Huanudieres e poi completa il giro a bassa velocità. È terza, con un giro di vantaggio sulla Porsche n.20 di Bernhard, ma il guasto sembra serio: la macchina viene portata nel garage, ci si affanna attorno al motore e anche Ullrich preoccupato osserva. Intanto la Porsche n.20 macina chilometri e nel giro di qualche minuto si sdoppia e poi supera l'Audi ancora al box riportandosi in zona podio. La Toyota invece appare imprendibile anche nelle ore notturne: a un certo punto l'Audi n.2 di Lotterer aveva provato a forzare il rito scendendo su tempi veloci di 3'26"/3'27" permettere pressione alla Toyota, ma Wurz al volante della n.7 ha risposto colpo su colpo velocizzando il ritmo. La Toyota è veloce e l'unico modo dell'Audi di riacciuffare la gara è costringerla all'errore. In GT continua il duello Aston Martin-Ferrari con la Corvette n.74 che stavolta insegue;mas intanto le GT sono salite al 16esimo posto assoluto, una bella progressione. E  lo stesso duello si ripete nella classe GT/AM dove l'Aston Martin n.95 di Heneimer precede di nemmeno un giro la Ferrari 458 n.72 guidata da Bertolini: i due sono 23esimo e 24esimo assoluti. Le classifiche a metà gara. Schermata 2014-06-15 alle 03.00.57 Schermata 2014-06-15 alle 03.02.21

NONA ORA

Scesa la notte, le auto di testa vanno un pochino più caute: questa è la fase in cui non si devono correre rischi. I primi concludono la rotazione dei piloti e tornano al volante i piloti che hanno preso il via. In Toyota è Wurz che riprende il volante della n.7 in testa alla gara, mentre in Porsche, Webber effettua i suoi stint notturni pur con qualche difficoltà, tra cui un dritto alla frenata di Mulsanne. Un’ora prima anche Hartley, prima di cedergli il volante era andato dritto nello stesso punto oltretutto spegnendo il motore. Dopo un momento di panico il neozelandese è ripartito ed è tornato ai box ma complessivamente ha perso un paio di minuti e una posizione scendendo fino al 4° posto. La Porsche è la prima volta, che esce dalla zona podio dall’inizio della corsa in cui è stata anche al comando con Bernhard sotto la pioggia. A sorpresa sull’Audi n.1 è Gené al volante che nel suo stint è quello che gira più forte in pista: viaggia costantemente sul passo di 3’27” e riporta la macchina nello stesso giro della n.2 di Fassler, pur se staccato di un minuto e mezzo. D’altronde lo spagnolo aveva detto prima di salire in macchina: “Ad ogni giro prendo più confidenza, in prova ho fatto solo 5 giri di giorno e 15 al buio, sicuramente girando mi impratichirò e i miei tempi scenderanno”. Detto fatto. Arriva invece il ritiro per Belicchi sulla Rebellion n.13. Così gli italiani ritirati salgono a cinque su 15: Bonanomi, Mediani, Rigon, Rugolo (nemmeno salito in macchina per l’incidente di Bird) e Belicchi. La rimonta della Toyota n.8 invece staccata di 8 giri, si arresta per uno stop ai box per rottura del fondo. perde altri 3 giri e scivola a 11 giri dalla vetta, in 11° posizione. Mentre Heidfeld perde una ruota, arriva al box su tre ruote e la sua Rebellion n.12 che marciava come un orologio perde la 5ª posizione per cederla alla Porsche n.14. Nella GT finisce dopo una serie di pit stop sfalsati il lungo duello fra Aston Martin n.97 di Senna, la Corvette 74 di Gavin e la Ferrari di Fisichella. Giancarlo fa tre stint poi ricede la macchina a Bruni, sulla Ferrari pesano le due soste extra durante la pioggia per montare le rain, ma i tre allo scadere della zona ora sono divisi da appena 11 secondi, con la prima Porsche 911, quella di Makowiecki a un giro. Schermata 2014-06-15 alle 00.01.44 Schermata 2014-06-15 alle 00.02.06

SETTIMA ORA

Kazuki Nakajima ha tagliato da leader il traguardo della settima ora di gara. Dopo aver ottenuto la pole position, il giapponese continua ad essere un grande interprete della Toyota Ts-040, arrivando a concretizzare due minuti di vantaggio sull’Audi di Fassler a parità di soste, salite a otto. L’Audi numero 1, portata in pista da Marc Gené, segue ad un giro, ma i tempi dello spagnolo sono stati decisamente più alti. Nella classe LMP2 il confronto è tra la Alpine di Oliver Webb e la Ligier di Mardenborough, che segue il leader britannico a circa trenta secondi ma con una sosta in  più già effettuata. Alex Imperatori ha vissuto qualche momento di panico quando la sua Oreca-Nissan ha improvvisamente scartato sulla sinistra alla Porsche-Curve per un probabile cedimento di una sospensione posteriore. Lo svizzero ha sfiorato le protezioni, ma si è fermato nel mezzo della sede stradale causando l’uscita della Safety-Car dopo 6 ore e 25 minuti di gara. I leader della corsa, Nakajima e Treluyer iniziano la lunga processione di chi deve rifornire in pit-lane, con il francese che cede la sua Audi a Fassler. A tenere alta l’attenzione del pubblico che attende l’arrivo della notte sulle tribune di Le Mans è stata soprattutto la classe GTE-Pro. I protagonisti di questa fase di gara sono stati Giancarlo Fisichella e Durren Turner, che hanno raggiunto ed insidiato la Corvette del leader provvisorio Westbrook. I tre, racchiusi in un secondo, si sono dati battaglia a lungo, con l’Aston Martin di Turner che ha avuto la meglio su Westbrook alla novantesima tornata. Nella GTE-Am la leadership è nelle mani dell’Aston Martin di Paul Dalla Lana, nonostante un testacoda, davanti alla vettura gemella di Thim.

QUARTA ORA

Condizionata dall’asfalto che si stava asciugando, la terza ora di gara ha visto molte macchine andare avanti con le gomme intermedie anche con l’asfalto quasi asciutto per non perdere tempo con una sosta ulteriore. In questa fase sono saliti i piloti del secondo stint, quindi ad esempio Hartley ha rilevato Bernhard sulla Porsche n.20, Sarrazin è salito al posto di Wurz sulla Toyota n.7 di testa e Treluyer ha rilevato Lotterer sull’Audi n.2. Dopo 3/4 ore hanno cominciato ad emergere le differenze di autonomia: la safety car uscita per la pioggia e gli incidenti aveva ricompattato il gruppo, facendo sfumare i 30” di vantaggio acquisiti dalla Toyota di Wurz e al comando hanno cominciato ad alternarsi la Porsche n.20, la Toyota n.7 e la Audi n.2. Sono emerse in questa fase le differenze di autonomia: la Porsche n.20 di Bernhard-Hartley per esempio, pur girando circa 1” più lenta delle avversarie, percorre un giro di più delle rivali col pieno cui dopo 3/4 ore si è trovata a compiere i suoi pit stop sfalsati di una ventina di minuti rispetto a Toyota e Audi e così si ritrova frequentemente al comando della gara alternandosi con la Toyota a seconda del momento del pit stop. Un po’ più staccata la seconda Audi rimasta, la n.1 di Kristensen-Di Grassi ma sempre nel giro dei primi. Grande rimonta della seconda Porsche, la n.14 di Jani-Lieb, che dopo aver peso 4 giri per il guasto alla pompa benzina risale fino al 10° posto. Mentre la più veloce in pista per tutte questo tempo è la Toyota n.8, che dopo l’incidente di Lapierre è stata presa da Buemi che girando sul passo di 3’26” costante, contro i 3’”7”/29” dei primi, cerca di recuperare. Ma è staccata di 8 giri, in 41ª posizione. I cambi di scena avvengono in GT invece, dove Bruni-Vilander sotto la pioggia devono rallentare per aver tenuto troppo a lungo le gomme rain e la Ferrari n.51 viene superata e staccata da Porsche e Corvette: salgono al comando della GT la Porsche 92 di Bergmeister, e la Corvette 74 di Gavin, che assieme alla seconda Porsche ufficiale danno luogo a un bel duello. Tutti comunque divisi da non più di 25 secondi circa. Per parecchi minuti momento di gloria per Patrick Dempsey che si trova in testa alla classe GT pur correndo nella categoria AM grazie al fatto che la sua Porsche 911 con Long alla guida compie solo 2 pit stop nelle prime 4 ore contro i 4 dei rivali GT/Pro. Affondano invece del tutto le speranze di Rigon e della seconda Ferrari GT/Pro, la n.71 che divideva con Beretta e Kaffer, che si deve ritirare per la rottura del motore, che aveva subito dei danni interni ancora da giovedì dopo l’incidente di Calado. Schermata 2014-06-14 alle 19.01.55 Schermata 2014-06-14 alle 19.02.28

SECONDA ORA

Il fatto saliente della seconda ora di gara a Le Mans è stato l'incidente che purtroppo ha portato al ritiro di Bonanomi, che mentre era 3° è stato tamponato da Lapierre (Toyota 8) e Bird che in quel momento guidava la classifica in GTE Am con la Ferrari 81, anch'egli ritirato (mentre Lapierre è riuscito a tornare ai box). Trovate qui l'articolo più approfondito sull'incidente, e a seguire le classifiche dopo 2 ore, "tagliate" sotto regime di safety car. Schermata 2014-06-14 alle 17.08.25 Schermata 2014-06-14 alle 17.08.43

PRIMA ORA

Dopo un'ora gara c'è la Toyota di Wurz al comando con circa 35" di vantaggio sulle Audi. Mentre tutte e le due le Porsche hanno avuto già le prime difficoltà. La corsa era partita sotto la bandiera francese mossa da Alonso subito con una grande battaglia, fra la Toyota n.7 di Wurz che ha preso il comando davanti alla Porsche n.14 di Jani, alla Toyota n.8 di Lapierre, alla Porsche n.20 di Bernhard e alle tre Audi con Lotterer, Kristensen e Bonanomi. Poi sono quasi subito iniziati i primi problemi: la Porsche di Bernhard ha avuto un calo del boost e ha rallentato facendosi superare dalle tre Audi, poi Lapierre con la seconda Toyota che era in scia alla n.7 ha fatto un dritto alla chicane Michelin ostacolata da un doppiato e ha perso la posizione e portato terra in pista che ha provocato una slow zone (dove si deve viaggiare a 60 km/h). Kristensen (Audi 1) ne ha approfittato per rifornire prima, dopo 25 minuti, gli altri hanno fatto 12 giri regolari (45 minuti) col pieno, ma poi la Porsche 14 di Jani ha rallentato per guasto alla pompa di benzina e ha perso 4 giri ai box per la riparazione ripartendo solo 50°. Ma sulla Toyota di testa di Wurz pende il timore di una penalità per unsafe release al pit stop. In GT ha guidato per metà ora Bruni, poi si è accesa una bella battaglia durante i doppiaggi dei Prototipi e alla fine la Corvette di Magnussen ha scavalcato la Ferrari ma poi ha riperso la posizione. Nella ghiaia a Mulsanne la Ferrari n.61 di Cioci durante un contatto con una Lmp2, che era tra le favorite in GT/Am. Schermata 2014-06-14 alle 16.02.46 Schermata 2014-06-14 alle 16.05.00 Parte alle ore 15 con il via dato da Fernando Alonso la 82ª edizione della gara più massacrante dell'anno, la 24 Ore di Le Mans, che quindi se non si verificheranno inconvenienti si concluderà allo stesso orario di domenica. Seguiremo la gara in diretta, riportando le fasi salienti, con la nostra cronaca "live" in parallelo su web e twitter (@autosprintLIVE). Ricordiamo che si corre sul circuito semistradale de la Sarthe di 13.629 metri: infatti al circuito permanente "Bugatti" di poco più di 4 km, in occasione della 24 Ore vengono aggiunte strade normalmente aperte al traffico, che portano il tacciato alla configurazione classica - per quanto dal 1923 siano state apportate svariate modifiche - con 38 curve. In pole parte la Toyota n.7 di Nakajima-Sarrazin-Wurz, affiancata dalla Porsche n.14 di Dumas-Jani-Lieb. Ma non bisogna sottovalutare le Audi, che punteranno all'esperienza per quanto riguarda i piloti, l'affidabilità ma soprattutto la possibilità di tenere sotto controllo i consumi per risparmiare tempo nelle soste ai box. E non dimentichiamo la pole nella classe GTE ottenuta dalla Ferrari 458 n.51 di Bruni-Fisichella-Vilander e del team AF Corse. Ricordiamo infine alcuni link utili: - tutti gli iscritti con i numeri di gara (e gli italiani in evidenza); - le classi e le regole tecniche; - le differenze fra i Prototipi in gara. LeMans_Toyota_pole LeMans_Ferrari_poleGT

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