Effetto di riparazioni, che non danno vantaggi: così il
team Abt ha giustificato la presenza di alcuni
rinforzi metallici presenti nelle carenature dell'ala anteriore della monoposto di
Lucas Di Grassi. Per i commissari si è trattato comunque di modifiche non ammesse, e così hanno sancito la squalifica dalla gara per il brasiliano che l'aveva vinta. Di conseguenza la vittoria è passata a
Jerome D'Ambrosio e al Dragon Racing, mentre in campionato Di Grassi cede per 10 punti la leadership a
Nelson Piquet jr, che a sua volta precede di 2 punti
Sebastien Buemi, qui 2° finale.
La gara aveva visto
Jarno Trulli partire bene dalla pole position, mentre
Daniel Abt andava in testacoda alla terza curva ma senza venir colpito. Però sono bastate poche curve per vedere che il passo non c'era per la monoposto dell'abruzzese, che ha ceduto subito a
Di Grassi e poi ha perso progressivamente posizioni fino al ritiro a un giro alla fine. Bella gara iniziale per
Tonio Liuzzi che sale fino al 5° posto, ma poi perderà tantissimo nel cambio macchina, concludendo solo 10°. Invece risale bene
D'Ambrosio fino alle spalle di
Buemi, che viene passato nell'operazione del pistop facendo guadagnare la seconda posizione in gara al belga.
Belle lotte hanno visto protagonisti (anche assieme a Buemi)
Loic Duval, Nelson Piquet, Nick Heidfeld e Stephane Sarrazin, giunti nell'ordine dal 4°posto in poi. In più la gara è finita con l'episodio thrilling "da film", quello che ha visto
Di Grassi con la macchina spenta poco dopo aver tagliato il traguardo da vincitore (momentaneo): avrà tirato un sospiro di sollievo, e invece non era ancora finita…
Maurizio Voltini