Dal nostro inviato a Daytona: Cesare Maria Mannucci
Un pilota russo al volante di una vettura russa in pole alla
24 Ore di Daytona. Sembrerebbe una storia alla Michel Vaillant, invece è tutto vero. Complice la pioggia battente che ha condizionato l'unica sessione di qualifica, sarà la
BR-Nissan di Michael Aleshin a partire dalla pole. Anche se in termini cronometrici, la vettura più veloce era stata la
Porsche 911 GTE di Nick Tandy. Ma a
Daytona, per regolamento, comunque
i Prototipi partono sempre davanti.
Una
24 Ore imprevedibile, con una gerarchia di valori tutta da verificare, visto che solo le prove libere di venerdì si sono svolte con il sole e il caldo. Condizioni meteo che dovremmo avere per tutto l'arco della gara. Così, più della pole di
Aleshin e della
BR - che tra l'altro nelle prove di venerdì si fermata subito dopo 4 giri per problemi al motore - si riprone la
sfida tra Lmp2 e DP.
Nelle prove libere di venerdì i tempi sono scesi anche rispetto ai test effettuati ad inizio gennaio.
La pià veloce risultata la Deltawing della Legge con il tempo di 1'38''590, ma questa vettura non ha nessuna chanche sulla lunga distanza. Mentre invece - come avevamo previsto - dopo la Deltawing il turno della
Ligier-Honda di Pla che ha realizzato il tempo di 1'38''881, mentre in
DP il più veloce è risultato quello di
Rick Taylor con la Corvette, autore di 1'40''557. Per le prime ore di gara è prevedibile che
a dare spettacolo saranno le due Ligier-Honda, poi prepariamoci alla rimonta dei DP, le cui vetture più competitive: la
Corvette di Barbosa-Fittipaldi-Albuquerque-Pruet, e la
Riley-Ford di Dixon-Kanaan-McMurry-Larsson, si sono di fatto nascoste.
L'unica sessione di prove effettuatasi con il sole è servita anche a chiarire la situazione nella
classe GTE, dopo che in qualifica - per via della pioggia - avevano brillato le due
Porsche 911 ufficiali. Come era prevedibile le due vetture più veloci sono state le
Bmw M6 di Auberlen e Rahal, seguite dalla
Ferrari di Pierguidi. Al debutto assoluto, la
nuova 488 si è comunque già rivelata veloce e affidabile. Riparata dopo il terribile schianto di ieri, l'altra
Ferrari 488 di Bruni ha finalmente potuto girare a fondo, ma
Bertolini a causa del tempo perso per le riparazioni, non ha potuto percorrere nemmeno un giro e sabato andrà in macchina alla cieca. In condizioni di corsa, le vetture più lente della classe GTE sono state a sorpresa le due
Ford GT del team Ganassi. Difficile da stabilire se si siano nascoste oppure se la piena affidabilità non sia stata ancora raggiunta. Alla
Ford sono stati tolti anche 5 litri di benzina dalla capacità del serbatoio, ma tutte le vetture della classe GTE dovranno comunque percorrere al massimo 28 giri con un pieno di benzina.
Nella
classe GTD infine, nelle prove libere ha brillato la
Porsche di Siedler davanti alle due
Lamborghini Huracan di Bortolotti e Antinucci. Le Lambo sono molto veloci sul tratto dell'ovale ma dovranno dimostrare di essere in grado di coprire la distanza di 24 ore senza problemi di affidabilità o di eccessiva usura delle gomme.
54 le vetture in gara, la partenza della
24 Ore di Daytona è fissata per le 20.40 ora italiana di sabato.