Terza vittoria in carriera nella
Formula E, primo successo per la DS Virgin, leggi Citroen. La quarta prova di
Buenos Aires ha proposto un confronto di altissimo livello tra il poleman britannico
Sam Bird e un eccezionale
Sebastien Buemi, della Renault e.Dams. I due colossi transalpini che hanno creduto nell’elettrico e in questa categoria spinta dalla FIA, hanno offerto un grande spettacolo. Bird ha sempre tenuto la testa della corsa, prima difendendosi da
Nicolas Prost (Renault e.Dams), poi da
Lucas Di Grassi (Audi Abt Schaeffler), e infine da Buemi.
Lo svizzero si è prodigato in una
rimonta che ha dall’incredibile essendo partito 18° e ultimo per un errore in qualifica, poi ammesso con sincerità dall’ex pilota Toro Rosso di F1.
Buemi ha raggiunto la top 10 all’8° giro, dopo di che ha avuto ragione di
Oliver Turvey e Loic Duval, recuperando altro terreno fino al cambio vettura che lo ha visto uscire dai box al 4° posto dietro a
Bird, Di Grassi e Sarrazin. Bravissimo nel gestire la vita della batteria, nonostante i recuperi, Buemi ha superato Sarrazin al 23° giro e di Di Grassi al 27° passaggio, dopo di che si è attaccato all’ala posteriore di Bird fin sotto la bandiera a scacchi. Buemi tiene così il comando della classifica generale con 80 punti contro i 76 di Di Grassi e i 52 di Bird.
Sfortunato
Antonio Felix Da Costa (Team Aguri) costretto al ritiro per problemi tecnici poco prima del pit-stop quando era salito 2° con un gran sorpasso a Prost. Gara da dimenticare per
Jerome D’Ambrosio, urtatosi nel corso del 1° giro con un rivale e costretto ai box per cambiare la gomma posteriore destra (e c’è anche stato un problema con la pistola). Il sostituto di Jacques Villeneuve nel team Venturi,
Mike Conway, ha colto un notevole 5° tempo in qualifica, ma problemi tecnici e un testacoda lo hanno fatto concludere 15° dopo avere tenuto a lungo il 5° posto.
Massimo Costa