A Monza la Ferrari torna al successo nel GT italiano

A Monza la Ferrari torna al successo nel GT italiano

Stefano Gai si riprende la leadership della Super Gt3 Pro

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Dario Lucchese

19.06.2017 17:46

MONZA - La Ferrari è tornata a vincere nel Campionato Italiano Gran Turismo e lo ha fatto in entrambe le gare del weekend di Monza, terzo dei sette appuntamenti della serie tricolore. Dopo i due successi di Imola messi a segno dalla coppia del Black Bull Swiss Racing formata da Stefano Gai e Mirko Venturi (quest'ultimo costretto a saltare due appuntamenti di fila), sul circuito brianzolo è arrivato il turno del duo Eddie Cheever-Matteo Malucelli, a segno in gara-1 con la 488 Gt3 della Scuderia Baldini 27. Poi in gara-2 il successo di Gai: un trionfo ottenuto praticamente in extremis, che ha proiettato il pilota lombardo in testa alla Super Gt3 Pro.

Caotico il primo via, che ha visto la Lamborghini di Michele Beretta emergere dalla seconda fila davanti a Malucelli, autore della prima pole.

Due posizioni guadagnate per l'altra Huracán di Daniel Zampieri, che si è subito portato terzo davanti a Gai e alla Audi di Benoit Treluyer. Nel frattempo Roberto Gentili ha dovuto pagare un drive through per avere tamponato in partenza la vettura di Jaime Melo. Al quinto giro, Malucelli è balzato davanti a Beretta, portandosi così al comando. Nella tornata successiva uno degli episodi chiave, con il leggero contatto tra Gai e Zampieri alla prima esse (con relativa "replica" alla Roggia) che ha finito per agevolare Treluyer, portatosi così terzo. Dopo le soste, nonostante i 10" di handicap tempo, a mantenere la posizione di testa è stato Cheever, che è subentrato a Malucelli. Complice anche la foratura della posteriore destra, a causa di un detrito, sulla Audi rilevata da Vittorio Ghirelli, rientrato in pista secondo. Sosta extra per Gai, anche lui a causa di una foratura, mentre Niccolò Schirò a 15 minuti dalla fine ha avuto ragione con la Ferrari della Easy Race sulla Bmw M6 di Alberto Cerqui nella lotta per il terzo posto. Riccardo Agostini, che ha ereditato il volante da Zampieri scontando a sua volta 20" nelle soste, è risalito sesto. Stesso "extra time" per Alex Frassineti, subentrato a Beretta, nell'ultimo giro autore di un sorpasso ancora su Cerqui (primo nella classe riservata agli equipaggi non Pro) e alla fine quarto.

In gara-2 Cheever dalla pole è scivolato quarto, con la Audi di Ghirelli al comando seguito dalla Mercedes di Angelo Pezzucchi e dalla Lambo di Agostini. Gai ha invece compiuto un dritto alla prima variante all'inizio del secondo giro, dopo un leggero contatto con la Bmw di Cerqui, risalendo comunque quinto. Situazione che è rimasta praticamente invariata fino ai pit-stop. Dopo i cambi Gai si è ritrovato attaccato alla R8 Lms su cui è salito Treluyer, ma al comando è passato Luca Pastorelli, subentrato sulla Mercedes. Poi un errore dello stesso Pastorelli alla Roggia ha dato nuovamente il "via libera" all'Audi e alla Ferrari della Black Bull Swiss Racing. Ma una penalità di oltre tre secondi inflitta a Trluyer per un'irregolarità nel cambio, ha idealmente proiettato al comando la Ferrari di Gai. A dieci minuti dalla fine una safety car per consentire di spostare la vettura di Benucci ferma in una posizione pericolosa, ha ricompattato il gruppo. Un lungo di Pastorelli intanto ha consentito a Zampieri (quarto) di affiancarlo; tra i due è seguito un contatto e ad approfittarne è stata la Ferrari di Melo, che si è portato terzo. A Pastorelli è stato dato invece un drive through. Bene invece Malucelli, che ha rimontato sesto, passando anche la Bmw di Comandini che era impegnato a lottare con la Lambo di Bar Baruch (quinto). Ma l'attenzione è tornata sui primi due, con Treluyer impegnato a recuperare il tempo perso con la penalizzazione, ma alla fine secondo per 272 millesimi. Cerqui e Comandini, due volte primi nella classe Super Gt Cup, hanno incrementato anche il loro vantaggio nella classifica.

Nella classe Gt3 rientro e doppia vittoria per il binomio formato dai due siciliani Michele Merendino e Davide Di Benedetto. Il primo in gara-1 ha guadagnato immediatamente due posizioni e al secondo giro è balzato al comando con la Audi R8 Lms ultra, rimanendoci fino all'ottavo passaggio, quando un contatto con la Ferrari di Francesco La Mazza (al quale è stato inflitto un drive through) lo ha mandato in testacoda. Tutto questo ha finito per favorire la Porsche di Paolo Venerosi. Ma quando sulla vettura della Ebimotors è salito Alessandro Baccani, proprio quest'ultimo è stato penalizzato di cinque secondi per avere oltrepassato la linea bianca all'uscita dei box. Al comando è pertanto tornata la Audi sulla quale Davide Di Benedetto ha rilevato Merendino, con il siciliano che ha poi tagliato il traguardo sempre in testa. Poi, in gara-2, la Audi ha concesso il bis, con Di Benedetto secondo nel primo "stint" dietro alla Porsche di Baccani e Merendino che è passato al comando dopo i pit-stop.

Matteo Desideri è tornato al successo nella Super Gt Cup. Dopo avere centrato la vittoria a Imola assieme a Pietro Negra, il giovane romano è andato nuovamente a segno, ma questa volta con Pietro Necchi. In gara-1 tutto regolare al via per il poleman Aario Vainio, che si è confermato davanti a Desideri, quest'ultimo inizialmente stretto nella morsa del Vincenzo Sospiri Racing, con la vettura di Riccardo Cazzaniga terza. Un contatto nelle retrovie alla variante Ascari, a partire dal secondo giro ha tuttavia chiamato in causa la safety car. Alla ripartenza Davide Durante si è portato quarto superando Liang Jiatong. Dopo i cambi Tuomas Tujula (subentrato a Vainio) è scivolato terzo dopo avere pagato 10" di handicap tempo ai box. Davanti è passato quindi Necchi, che ha rilevato Desideri, con Alessandro Bonacini praticamente attaccato. Sono stati questi tre ad animare nell'ultimo quarto d'ora la lotta per la prima posizione. Il finlandese nelle fasi finali si è portato secondo e nonostante un arrivo in volata è stato Necchi a mantenere il comando andando a conquistare il suo primo successo di questa stagione. In gara-2 inizio movimentato, con un problema che prima ha messo kappaò la Lambo di D'Amico, costretto a fermarsi. Semiasse rotto per quella di Simone Tempesta, che non ha preso neppure il via, mentre il polacco Karol Basz, autore di un'ottima partenza con cui si era portato secondo, ha perso una ruota. Alla fine il successo è andato ai polacchi Andrej Lewandowski e Teodor Myszkowski, al loro debutto nella serie tricolore e già protagonisti con il team di Vincenzo Sospiri nel Lamborghini Super Trofeo Europa. Secondo posto per Ivan Benvenuti e Luca Demarchi; terzo per Tujula-Vainio, passati in testa alla classifica. Un incidente tra le Porsche 997 di Walter Palazzo e Francesco La Mazza, è costato ad entrambi l'esclusione dalla gara e la classe non è stata assegnata. In Gts Nicola Neri (Porsche Cayman) ha lottato a lungo nella prima parte di gara con la Ginetta di Gianluca Carboni, che ha poi ceduto il volante all'esordiente Alessandro Marchetti, secondo davanti alla vettura gemella di Luca Magnoni, ancora leader del Trofeo Nazionale.


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