Super GT: Cassidy e Hirakawa campioni, delusione per Caldarelli e Quintarelli

Super GT: Cassidy e Hirakawa campioni, delusione per Caldarelli e Quintarelli

Contatto ancor prima del via tra Ronnie Quintarelli ed Andrea Caldarelli, a Cassidy e Hirakawa basta il secondo posto per laurearsi campioni

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Marco Cortesi

12.11.2017 13:09

Non è andata come si sperava la sfida, che vedeva protagonisti i colori italiani, per il titolo 2017 del Super GT giapponese. A conquistare l'alloro sono infatti stati Nick Cassidy e Ryo Hirakawa, che arrivavano a Motegi da leader con la Lexus del team Tom’s, e a cui bastava un secondo posto, comunque andassero le cose, per centrare il successo finale. Certo, il contatto ancor prima del via tra Ronnie Quintarelli ed Andrea Caldarelli li ha sicuramente resi più tranquilli. Il veronese, dopo aver segnato il record della pista in qualifica, ha comunque dominato insieme a Tsugio Matsuda, ma lo stop per il pescarese ha di fatto dato a Cassidy e Hirakawa la posizione di cui necessitavano. A scatenare la toccata è bastato poco, un errore di valutazione nella formazione due a due, o una semplice incomprensione tra i piloti. 

Comunque sia, onore ai campioni: sin dai primi chilometri in Super GT, il neozelandese Cassidy, in arrivo dalla Formula 3 Europea dove aveva incontrato difficoltà di adattamento, si è rivelato un protagonista di punta, ambientandosi subito e mettendo a segno ottime prove. D’altra parte, Hirakawa si è confermato come uno dei migliori giovani piloti giapponesi: cresciuto per diventare un top-driver sin dai primi passi nel motorsport di casa, aveva come il compagno, vinto il Formula 3 nipponico. Ha potuto festeggiare anche il Team Manager Masanori Sekiya (primo giapponese a vincere Le Mans) che ha visto i colori Tom's prevalere dopo aver visto i rivali “in casa” della Sard trionfare 12 mesi fa. 

Sul terzo gradino del podio ha terminato un’altra Lexus, quella di Tachikawa-Ishiura, che ha coperto le spalle ai compagni di marca, mentre due Honda NSX, quelle di Tsukakoshi-Kogure e Yamamoto-Izawa, hanno completato la top-5. Un peccato che tutto il potenziale Nissan, sia arrivato solo nel finale di stagione, e solo per la vettura del team Nismo. La squadra ufficiale di Yokohama è riuscita a sviluppare la GT-R ribaltando la situazione iniziale pro-Lexus. Il 2018 già si preannuncia caldissimo

Da segnalare che un altro nome importante del motorsport giapponese ha conquistato un titolo: si tratta di Ukyo Katayama, manager del team Goodsmile. Nei colori dell’eroina Hatsune Miku, Nobuteru Taniguchi e Tatsuya Kataoka hanno portato comodamente al trionfo la Mercedes-AMG GT3 numero 4 nella classe cadetta GT300.


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