La pole Indy500 va a Carpenter

20.05.2013 ( Aggiornata il 20.05.2013 09:56 )

A sorpresa sarà Ed Carpenter, figliastro di Tony George, a prendere il via dalla pole della prossima 500 miglia di Indianapolis, che si disputerà il 26 maggio. Il pilota americano, proprietario anche del team che gestisce la sua Dallara- Chevrolet, ha percorso 4 giri cronometrati alle media di 368,078 km/h. Per lui il risultato più importante di una carriera sempre nelle retrovie. Nelle precedenti 9 partecipazioni a Indy 500, Carpenter ha ottenuto come migliore risultato solo un 5° posto nel 2008.

Al suo fianco, in prima fila, partirà il colombiano Carlos Munoz, al debutto a Indianapolis, che si è rivelato il pilota più veloce tra i cinque schierati dal team di Michael Andretti. Munoz, 20 anni, in precedenza ha corso in F.Renault in Italia e nel campionato europeo F3 per approdare poi in Indy Light. Al debutto in Indycar e a Indianapolis, il giovane colombiano è stato la vera sopresa di questa edizione, sempre tra i più veloci in ogni giornata di prove e mai autore di errori, sempre possibili a Indianapolis. Era dal debutto vincente di Pablo Montoya nel 2000, che un pilota esordiente non conquistava la prima fila a Indianapolis. A completare la prima fila, a conferma dello stato di grazia del team Andretti, anche Marco Andretti, molto deluso al termine perchè puntava apertamente alla pole. Sullo schiramento di partenza le prime 10 posizioni sono occupate da motori Chevrolet.

Per trovare il primo pilota motorizzato Honda bisogna scendere all’11 posto con Alex Tagliani. In realtà il gap tra i due propulsori è però meno evidente. Per ottenere delle velocità più elevate, gli organizzatori hanno autorizzato solo per le qualifiche un aumento della pressione di sovralimentazione pari a circa 40 cv. Il motore Chevy, dotato di due turbine, ha tratto un innegabile vantaggio mentre i motori mono turbo della Honda, sono rimasti in condizioni di gara anche per le prove di qualifica. Per questo motivo Scott Dixon e Dario Franchitti figurano solo in 6 fila, insieme a Takuma Sato, che arriva a Indianapolis con i galloni di capoclassifica del campionato Indycar. Da segnalare inoltre il debutto a Indianapolis di A.J Allmendinger con una Dallara- Chevy del team Penske, subito più veloce dei compagni di squadra Power e Castroneves.

Decisamente in ombra i piloti europei, il primo sulla griglia è Oriol Servia. del team Panther, solo 13° sullo schiramento. Saranno quattro le donne al via: oltre a Simona De Silvestro, faranno il loro ritorno a Indianapolis anche Bia Figueiredo, Pippa Mann e Katherine Legge.

Cesare M. Mannucci




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