Indy 500: trionfo in volata di Ryan Hunter-Reay

Indy 500: trionfo in volata di Ryan Hunter-Reay
L’americano del Team Andretti ha preceduto il brasiliano Castroneves (che sognava il poker)

25.05.2014 ( Aggiornata il 25.05.2014 22:45 )

Un americano è tornato a vincere dopo tanti anni la 500 Miglia di Indianapolis. Trionfo in volata di Ryan Hunter-Reay (Team Andretti) che andato in testa a due giri dalla fine ha preceduto il brasiliano Helio Castroneves, tre volte vincitore di Indy che sognava già il poker. Ma stavolta Hunter-Reay, campione Usa di IndyCar negli anni scorsi però mai vittorioso a Indianapolis, è riuscito a beffare negli ultimissimi giri il più esperto rivale e con la sua Dallara-Honda è risuscito nella volatona finale a mettere davanti il muso alla Dallara-Chevrolet di Castroneves. Schermata 2014-05-25 alle 21.41.57 Indianapolis 2014 ha avuto un andamento molto particolare: per i primi 150 giri non è successo nulla, nel senso che non è mai uscita la bandiera gialla che neutralizza la corsa sconvolgendo le strategie: per cui tutti il gruppo dei piloti ha viaggiato a tavoletta dal primo al 148° giro e la corsa si è dipanata col duello fra Andretti, Will Power, il poleman Carpenter, Hinchcliffe e appunto Castroneves che si sono scambiati il comando della gara nella prima metà corsa interrotti soltanto dai pit stop per il rifornimento ogni 30/35 giri. Il primo vero colpo d scena dopo la prima bandiera gialla per un incidente di Kimball, poi dopo 18 giri altro incidente, più violento, per Dixon. Alla ripartenza si affiancano in tre alla prima curva, Towsend-Bell all’esterno, Carpenter al centro e Hinchcliffe all’interno. Per quanto le curve di Indy siano veloci, in tre affiancati non si riescono a percorrere; Towsend-Bell all’esterno stringe un po’, Carpenter viene preso “a panino” tra i due e Hinchcliffe lo tocca di fianco, lo fa girare e va a muro con lui; Carpenter è arrabbiatissimo per l’occasione persa e i due evitano per poco di venire alle mani. Fuori due dei pretendenti, rimangono gli altri, ma il team Penske decide di “suicidare” le speranze di Montoya e Will Power: i due nel corso di un pit stop, vengono penalizzati con bandiera nera per velocità eccessiva in pit lane (un errore del pit limiter montato sulle loro auto?)  e retrocedono in mezzo al gruppo, ormai tagliati fuori dalla vittoria. Un nuovo incidente, di Twosend Bell a 9 giri dalla fine lascia detriti e fa sospendere la corsa con bandiera rossa. Alla ripartenza, con appena 7 giri tirati da svolgere, si giocano al vittoria in tre: Castroneves, Hunter-Reay e Marco Andretti. I primi due si superano tre o quattro oltre negli ultimi cinque giri poi Hunter-reay riesce a prendere la scia giusta e a difendere il primo posto sul traguardo. Dietro di loro Andretti, Munoz e Montoya. Ottima la gara di Kurt Busch, pilota Nascar e debuttante a Indy che dopo al 500 Miglia prende l’aereoe e va a correre la 600 Miglia Nascar a Charlotte! Un’impresa stoica. Solo 14° Jacques Villeneuve che 20 anni dopo la sua priam vittoria si è rischierato al via viaggiando sempre nel terzo gruppo ma finendo la corsa a giri pieni. Primo europeio all’arrivo il francese Bourdais, ex pilota Toro Rosso F1.

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