A
Road Atlanta si è svolto l’ultimo atto della serie
Tudor Uscc con la
Petit Le Mans, una delle quattro grandi endurance nel campionato promosso dalla Imsa. Dopo le 10 ore di gara il successo è stato conquistato dai fratelli
Ricky e Jordan Taylor coadiuvati per l’occasione dal nostro
Max Angelelli, dopo aver lottato per tutto il tempo con l’altra Corvette DP di
Fittipaldi-Barbosa-Bourdais. A Christian e Joao va comunque il titolo finale, visto che Sebastien li ha affiancati giusto nelle occasioni maggiori, grazie alla lunga serie di podî.
È stata una gara che ha visto numerose neutralizzazioni, e durante una di queste si è decisa la
classe GTLM per un inconsueto quanto tecnicamente fatale incidente in pit-lane: la
Ferrari che
Fisichella aveva guidato nelle prime fasi e poi affidata a
Kaffer, è ripartita davanti ai rivali diretti nel pit-stop, ma quando ha rallentato per il semaforo rosso a fine corsia è stata tamponata seccamente dalla
Porsche di Pilet, distrattosi e a sua volta preso dalla
Corvette di Magnussen. Un tamponamento multiplo che in un colpo solo ha tolto dalla competizione GT i tre protagonisti di vertice: la Ferrari n.62 di Risi Competizione si è dovuta ritirare per la scocca danneggiata, mentre la Porsche n.911 e la Corvette n.3 sono state attardate in modo decisivo dalle riparazioni. Così a contendersi il successo fra le GT sono state fino alla fine le Porsche di
Henzler-Sellers-Holzer e di
Long-Christensen-Bamber, oltre alla Viper di
Goossens-HunterReay-Wittmer, giunte in scia nell’ordine sul traguardo. Ed è proprio
Kuno Wittmer a vincere in campionato, dopo essersi “separato” in questa gara dal solito compagno
Bomarito, giounto 6° correndo con
Farnbacher e Bell: una tattica per raddoppiare le possibilità in campionato da parte della squadra Dodge.
Per quanto riguarda gli altri italiani in gara,
Max Papis è arrivato 5° fra i Prototipi;
Andrea Bertolini 9° in GTLM;
Michele Rugolo e Alessandro Balzan rispettivamente 6° e 9° in GTD; mentre l’equipaggio composto da
Piergiuseppe Perazzini, Marco Cioci ed Eddie Cheever III si è dovuto ritirare sempre in GTD.
Maurizio Voltini