IndyCar, Power conquista Pocono, paura nei box

IndyCar, Power conquista Pocono, paura nei box

L’australiano vince a sorpresa e riapre l’IndyCar 2016 al termine di una gara caratterizzata da un pericoloso incidente a tre in corsia box: il video

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Marco Cortesi

23.08.2016 09:05

Spuntato praticamente dal nulla dopo una prima parte di corsa tranquilla, Will Power ha conquistato a Pocono una vittoria fondamentale per le sorti del campionato. L’australiano ha mantenuto un basso profilo all’inizio, consumando meno ed allungando di qualche giro i suoi stint rispetto agli avversari. In occasione della quarta sosta, ha poi sferrato il suo attacco, balzando in prima posizione ed inserendosi a pieno titolo in una battaglia per il successo che ha coinvolto anche Ryan Hunter-Reay e Mikhail Aleshin. Poco dopo, Simon Pagenaud è finito a muro dopo aver violentemente “spanciato” in curva 1, cosa che, insieme all'affermazione del compagno di colori in Penske, ha ridotto drasticamente il margine del francese al comando della classifica.

Ad aiutare Power sono stati anche i problemi capitati ad Aleshin e Hunter-Reay. Il russo del team Schmidt (che era scattato dalla pole) ha pagato lo scotto di una regolazione aerodinamica infelice in occasione di un pit-stop, e non ha più ritrovato la stessa confidenza della prima metà corsa. Con una maturità straordinaria, ha recuperato il secondo posto, provando poi un ultimo attacco. Saggiati però i rischi di un eventuale errore, si è accomodato al secondo posto. Hunter-Reay ha invece terminato terzo dopo che un problema elettronico l’aveva messo sotto di un giro. Al 164° passaggio, l’americano del team Andretti ha perso potenza e ha dovuto effettuare un “power cycle”, ovvero il riavvio del sistema della sua Dallara-Honda. Una caution finale per un pezzo di carrozzeria perso da Tony Kanaan gli ha consentito di riagguantare la coda del gruppo a pieni giri. E a quel punto, con la stessa aggressività che l’aveva portato dal fondo della griglia per il botto nelle libere alla leadership della corsa, ha superato furiosamente un rivale dopo l’altro, chiudendo davanti a Josef Newgarden. 

A completare la top-5, Sebastien Bourdais ha sfruttato al meglio la scelta del team KV di evitare il cambio gomme all’ultimo stop, cosa che gli ha permesso di guadagnare numerose posizioni. Scott Dixon e Carlos Munoz hanno preceduto Juan Pablo Montoya, Tony Kanaan e James Hinchcliffe, in una top-10 ben assortita tra rappresentanti Chevrolet e Honda.

Da segnalare altri due incidenti che hanno tolto di mezzo protagonisti importanti. Al primo giro, Takuma Sato è finito violentemente nelle barriere, mentre un contatto a tre in corsia box ha spaventato tifosi e addetti ai lavori. Lasciato uscire dalla piazzola mentre rientrava Charlie Kimball, il vincitore della Indy 500 Alexander Rossi si è toccato col connazionale ed è volato sopra la vettura di Helio Castroneves, mancando per pochissimo il casco del brasiliano. Una scena che, ad un anno di distanza dal tragico incidente costato la vita a Justin Wilson, ha fatto sudare freddo spettatori e addetti ai lavori.


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