Alonso prepara la Indy 500: "Orgoglioso di esserci"

Alonso prepara la Indy 500: "Orgoglioso di esserci"

Lo spagnolo in Alabama per assistere al round di Barber: "A cena con Montoya, in pista non è detto che starà lui davanti"

Marco Cortesi

24.04.2017 00:15

Pre gara con conferenza stampa quella di Fernando Alonso al Barber Motorsports Park. Il pilota spagnolo si è presentato per le domande della stampa prima dell’appuntamento dell’Alabama, anticipando alcuni dei temi più importanti per la prossima 500 Miglia di Indianapolis, la sua prima gara su ovale nella grande classica USA.

“Per ogni pilota l’obiettivo è quello di correre nelle più grandi gare, contro i rivali più forti e con le macchine più veloci. Questo è ciò che cerco da questa esperienza,” ha detto Alonso, “So che sarà difficile trovare il feeling con la vettura e col superspeedway ma ho vicino a me un team straordinario. Già abbiamo iniziato a scambiarci informazioni e dati con gli ingegneri e sarà proprio il lavoro di squadra a dare il maggior beneficio.”

L’idea di disputare altre corse oltre alla Formula 1 era di lunga data: “Ho iniziato quattro o cinque anni fa a pensare a come potevo crescere come pilota, diventare più completo, e la risposta è stata quella di puntare a vincere le gare più prestigiose. Formula 1, Indy 500, Le Mans. Non pensavo però di riuscire a partecipare a Indy prima di ritirarmi dalla Formula 1, e avercela fatta mi rende orgoglioso.”

Riguardo la preparazione, il piano è per step e gli obiettivi sono ben chiari: “Se domani dovessi correre, non sarei pronto ovviamente. Procederò per gradi. Cercherò prima di essere veloci come gli altri al simulatore, poi a raggiungere il loro livello in termini di qualifica e di situazioni in solitaria, e infine di essere come gli altri nel traffico.”

E proprio il traffico sarà un grande tema: “Ma anche il livello di downforce, la vettura asimmetrica, e tante altre cose. Come detto ho però un grande team alle spalle. Sono disposto anche a mettermi a lavorare al simulatore ogni sera dopo le libere. In più, ho un coach come Gil De Ferran che sicuramente potrà darmi consigli.”

E la rivalità con Montoya? “Non vedo l’ora di tornare in pista con Juan Pablo e non è detto che sia lui a stare davanti! Lo considero uno dei migliori piloti al mondo e uno degli avversari con più talento che abbia mai sfidato. Spero di poter andare a cena presto con lui, perché ogni informazione che mi darà potrà essere importantissima.”


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