Nascar, a Indy Kahne vince una gara falcidiata da pioggia e incidenti

Nascar, a Indy Kahne vince una gara falcidiata da pioggia e incidenti

Fortuna e prontezza consegnano all'idolo delle fan una delle gare più importanti del mondo Nascar, tormentata da continue interruzioni per safety-car e bandiere rosse

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Marco Cortesi

24.07.2017 09:15

Kasey Kahne torna al successo in uno degli eventi più importanti del mondo Nascar,  la Brickyard 400 all’Indianapolis Motor Speedway. Portacolori del team Hendrick e della Chevy, il trentasettenne del Northwest si è imposto per fortuna strategica e prontezza al re-start in una gara tormentata da continue interruzioni per safety-car e bandiere rosse. Sono state ben tre le volte in cui le vetture sono state bloccate: la prima dopo solo 12 giri, per pioggia, mentre gli altri due stop sono occorsi per incidenti multipli in un evento che ha visto ben 14 situazioni di caution. Momento chiave è stato il finale. Dopo 150 giri, Kahne è rientrato ai box pochi istanti prima che un violento incidente a tre in uscita dall’ultima curva mettesse KO Clint Bowyer, Kurt Busch ed Erik Jones. Questo l’ha portato, una volta che anche tutti gli altri si sono fermati, a comandare il gruppo.
 
A quel punto molti dei protagonisti della corsa erano già stati eliminati da contatti. Dale Earnhardt Jr, andato a tamponare un’altra vettura, era stato tra i primi ad uscire dai giochi, poi Kyle Busch, vincitore dei primi due traguardi intermedi, era stato portato a muro da Martin Truex Jr, con cui era in lotta. A sfidare Kahne sono così stati Brad Keselowski e Jimmie Johnson, ma non subito. Prima c’è stato l’incidente che ha visto il ritiro di Kyle Larson, altro stabile protagonista della serie. 
 

Con la ripartenza al giro 158, Johnson è andato all’attacco, tentando un’impossibile manovra all’interno mentre i rivali procedevano affiancati. Il pluricampione californiano è così finito in testacoda nelle barriere. All’ultima chiamata, Keselowski ha scelto la linea esterna, lasciando a Kahne quella interna, più veloce ma con tracce di filler che mettevano a rischio la trazione in ripartenza. Nonostante la presenza della polvere, Kahne ha però preso il comando, restandoci fino a quando un nuovo incidente multiplo, stavolta tra Trevor Bayne, Landon Cassill, Ryan Blaney e altri, ha di fatto concluso le ostilità 
 
Forse a loro volta fiaccati dall’infinita durata della corsa e dalla sequela di incidenti, gli ufficiali di gara hanno atteso che Kahne attraversasse la linea dell’overtime… per evitare l’ennesimo re-start dando nel contempo una mano ad uno dei personaggi più amati dal pubblico (in particolare quello femminile). Alle spalle di Keselowski, secondo, si sono piazzati Ryan Newman, Joey Logano, Matt Kenseth e Kevin Harvick, mentre Matt DiBenedetto ha tenuto alto l’onore dei “piccoli” con la Ford del GoFas Racing. 
 
A contorno dell’evento, da sottolineare l’annuncio di Alex Bowman come rimpiazzo di Earnhardt al volante della Chevrolet numero 88 del team Hendrick per il prossimo anno. Ex “junior” Penske, Bowman è il collaudatore della scuderia di Rick Hendrick e non ha mai disputato una stagione completa. Sostenuto da Earnhardt stesso e da Johnson, aveva già sostituito il primo durante la sua lunga assenza per infortunio segnando tre piazzamenti in top-10 e una pole position.
 
L’ordine di arrivo della Brickyard 400 di Indianapolis, 20° appuntamento della Monster Energy Nascar Cup Series:
 
1 - Kasey Kahne (Chevy) – Hendrick - 167 giri 
2 - Brad Keselowski (Ford) – Penske - 167
3 - Ryan Newman (Chevy) – Childress - 167
4 - Joey Logano (Ford) – Penske - 167
5 - Matt Kenseth (Toyota) – Gibbs - 167
6 - Kevin Harvick (Ford) – Stewart/Haas - 167
7 - Daniel Suarez (Toyota) – Gibbs - 167
8 - Matt DiBenedetto  (Ford) – GoFas - 167
9 - Chris Buescher (Chevy) – JTG - 167
10 - AJ Allmendinger (Chevy) – JTG - 167
 
In campionato
1. Martin Truex 780; 
2. Kyle Larson 732;
3. Kevin Harvick 683;
4. Kyle Busch 673; 
5. Denny Hamlin 612.

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