24 Ore di Daytona: Zanardi, favola da ricordare

24 Ore di Daytona: Zanardi, favola da ricordare
Il risultato sportivo non è quello voluto, causa i problemi al pit-stop e le lunghe operazioni per riparare lo sterzo. L'esperienza di Daytona resta per Alex una delle migliori mai vissute

Fabiano Polimeni

28.01.2019 ( Aggiornata il 28.01.2019 18:30 )

Vittoria con dedica, per BMW a Daytona. De Phillippi, Farfus, Eng ed Herta firmano la terza vittoria in IMSA per la M8 GTE, arrivata in extremis, con il sorpasso decisivo di Farfus su Calado, un giro prima della seconda bandiera rossa. Vince e dedica il trionfo a Charly Lamm.

Gara molto più tormentata per l’equipaggio numero 24 con Alex Zanardi, nono di Classe e costretto a un lungo stop nella fase iniziale di corsa, per riparare i danni riportati dal piantone dello sterzo durante il cambio pilota. Contrattempo inedito, mai riscontrato nei test, con la macchina riportata giù dai jack pneumatici mentre Zanardi era impegnato nel sostituire il volante; il contraccolpo subito nel sistema di innesto rapido ha causato il danno (mancato aggancio del volante) e richiesto lunghi interventi di riparazione. Gara compromessa.

Al di là del risultato restano le sensazioni per una 24 Ore di Daytona corsa in condizioni estreme, con la quale si è confrontato in una sfida inedita Alex: “La presenza di Zanardi ha fatto vibrare la comunità del motorsport a Daytona e oltre, insieme a Jesse Krohn, John Edward e Chaz Mostert, Alex ha lottato come un leone e si è rifiutato di lasciarsi abbattere dalle difficoltà in gara. È quello che lo rende così speciale, il motivo per cui è amato dai tifosi”, ha commentato Jens Marquardt, gran capo di BMW Motorsport.

Quanto a Zanardi, ha raccontato: “Ci siamo lasciati alle spalle una gara intensissima, vinta da BMW. Sono felicissimo. Dopotutto faccio parte del team e mi sento un po’ anch’io come un vincitore. Complimenti ai ragazzi, Augusto in particolare ha svolto un lavoro incredibile”.

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Clima di squadra che non può cancellare la delusione per una gara condizionata dal contrattempo che più degli altri ha rallentato le operazioni: “Dal punto di vista sportivo non abbiamo centrato i nostri obiettivi con la numero 24. Mi dispiace tantissimo per tutti coloro i quali hanno lavorato davvero sodo a questo progetto, a Monaco e qui negli USA.

Abbiamo provato davvero innumerevoli scenari possibili nella preparazione della gara, poi capita qualcosa nel primo pit-stop che non si era mai verificata prima, ma sono le corse, dobbiamo accettarlo.

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A parte ciò, la mia presenza qui a Daytona, con tutte le fantastiche reazioni dei tifosi, dei colleghi e degli avversari, è stata come una favola e vorrei ringraziare BMW Motorsport e il team BMW RLL per una delle esperienze migliori della mia vita.


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