IndyCar: a Portland Power vince, Dixon cade

IndyCar: a Portland Power vince, Dixon cade

Scott Dixon tradito da un problema tecnico e l'australano del team Penske vola verso la vittoria 

Presente in

Marco Cortesi

02.09.2019 09:15

Successo di Will Power ed in generale di tutto il team Penske al Gran Prix IndyCar di Portland. Il pilota australiano ha approfittato del secondo problema tecnico occorso in due gare a Scott Dixon per andarsi a prendere il successo sul corto tracciato stradale dell'Oregon. Power, che sta vivendo grandi alti e bassi questa stagione, ha messo in mostra la sua velocità nel finale per stare davanti a Felix Rosenqvist, che l'ha inseguito senza esito. Comunque, lo svedese ha nuovamente impressionato, tenendosi agevolmente dietro Alexander Rossi.
 
Il pilota del team Andretti è stato il miglior piazzato degli sfidanti per il campionato, ma poco distante, il leader Josef Newgarden, al quinto posto, ha conquistato punti preziosi e ha portato a oltre 40 lunghezze il suo margine. Per lui, anche la soddisfazione di essere riuscito ad evitare un contatto iniziale che ha messo KO numerosi piloti e anche spedito in testacoda Simon Pagenaud, poi finito settimo. Tra i piloti coinvolti James Hinchcliffe, fresco di conferma per il prossimo anno coi colori McLaren SPM, ed il compagno per l'occasione Conor Daly. Pochi giri dopo l'inizio, un'altra toccata per un errore di Ryan Hunter-Reay ha messo fuori gioco Jack Harvey con la Dallara sempre SPM ma "satellite". Il britannico, arrivato al Q3 in qualifica, aveva impressionato. 

 
Quarto invece ha terminato Colton Herta dopo una prova solida, che l'ha visto partire dalla pole e tener testa a Dixon per la prima parte di corsa. In top-10 di nuovo Spencer Pigot per il team di Ed Carpenter e anche Matheus Leist per il team Foyt. Ritiro per Santino Ferrucci, comunque lontano dalle posizioni di testa, mentre undicesimo si è piazzato Max Chilton, al rientro dopo l'assenza dei due precedenti round su ovali.
 

L'ordine di arrivo del Grand Prix of Portland:

 
1. Power (Dallara-Chevy) 105 giri in 1h58'43"0036, alla media di 167,734 km/h; 2. Rosenqvist (Dallara-Honda) a 2"7885; 3. Rossi (Dallara-Honda) a 4"5839; 4. Herta (Dallara-Honda) a 5"2280; 5. Newgarden (Dallara-Chevy) a 5"8539; 6. Pigot (Dallara-Chevy) a 6"6477; 7. Pagenaud (Dallara-Chevy) a 7"9418; 8. Leist (Dallara-Chevy) a 8"1898; 9. Bourdais (Dallara-Honda) a 9"5967; 10. Kimball (Dallara-Chevy) a 10"1665; 11. Chilton (Dallara-Chevy) a 1 giro; 12. Kanaan (Dallara-Chevy) a 1 giro; 13. Andretti (Dallara-Honda) a 1 giro; 14. Jones (Dallara-Chevy) a 1 giro; 15. Sato (Dallara-Honda) a 2 giri; 16. Dixon (Dallara-Honda) a 3 giri; 17. Ferrucci (Dallara-Honda) a 9 giri; 18. Hunter-Reay (Dallara-Honda) a 24 giri. Giro più veloce: il 42° di Bourdais in 59"0022, alla media di 192,853 km/h. 
 

In campionato

1. Newgarden 593; 2. Rossi 552; 3. Pagenaud 551; 4. Dixon 508; 5. Power 469.

  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi