Dal nostro inviato al Fuji (Giappone): Cesare Maria Mannucci
Prima giornata di prove per la
6 Ore del Fuji, che partirà domenica alle 4 del mattino ora italiana. Dopo due sessioni di prove libere, la più veloce è ancora la
Porsche 919 H di Webber-Hartley-Bernhard con il tempo di 1'24"460. Rispetto alle ultime gare del Nurburgring e di Austin però, il vantaggio sulle
Audi sembra essersi sensibilmente ridotto. La
R18 di Lotterer-Fassler-Treluyer segue a 0.383 di distacco, con il tempo di 1'24"843.
Il lunghissimo rettilineo della pista giapponese di 1475 metri sembra premiare la scelta dell'
Audi - modificata nel cofano anteriore - che ha preferito ancora una volta la
configurazione aerodinamica a bassa dowforce. La
Porsche invece durante le due sessioni di prove libere ha sperimentato entrambe le configurazioni aerodinamiche ma per la gara - considerando anche il pericolo di pioggia - adotterà la configurazione ad altra deportanza. Al terzo posto segue l'altra
919 H di Dumas-Lieb-Janis con il tempo di 1'24"870 che precede l'
Audi R18 di Jarvis-Di Grassi-Duval, che ottengono il tempo di 1'25"042. Ancora
in crisi le Toyota, che hanno vinto le ultime tre edizioni della
6 Ore del Fuji, distanziate di 1"8.
Nella classe
Lmp2, ai vertici la
Ligier di Rusinov-Canal-Bird, con il tempo di 1'32"131 davanti all'
Oreca di Tandy-Bradley-Howson, con il tempo di 1'32"198.
Nella classe
GTE-Pro, torna ai vertici la
Ferrari 458, dopo le disastrose gare del Nurburgring e Austin.
Bruni-Vilander sono i più veloci con il tempo di 1'39"922 e precedono l'altra vettura
AF Corse di Calado-Rigon, autori di 1'40"021. Segue l'
Aston Martin di Nygaard-Sorensen con il tempo di 1'40"104, mentre la
Porsche leader del campionato di Lietz, in coppia con Christensen, solo quarta, con il tempo di 1'40"414.
Solo ieri, l'
Aco ha deciso di modificare il Bop visto la recente superiorità della
911. Alla
Porsche sono stati assegnati altri 5 kg sul peso minimo, mentre l'
Aston Martin ha beneficiato di un piccolo aumento di potenza. Invariata invece la
Ferrari 458.
Nella classe
GTE-Am infine, piacevole sorprese di
Castellacci, che in coppia con
Griffin e
Hall, risulta il più veloce di categoria con il tempo di 1'40"706.
Alle spalle della
Aston Martin, segue la
Corvette di Ruberti-Roda-Sylvest con il tempo di 1'40"734. La vettura americana ha beneficiato di una sensibile riduzione, 20 kg, sul peso minimo.