Ferrari 488 GTE, ritorno al turbo

Ferrari 488 GTE, ritorno al turbo
Svelata alle Finali Mondiali l'erede della 458, derivata dalla 488 GTB, in doppia versione GTE e GT3. Il debutto a Daytona
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09.11.2015 ( Aggiornata il 09.11.2015 13:10 )

Manca ancora la 6 Ore del Bahrain (che si correrà il prossimo 21 novembre), ultimo round stagionale del Mondiale Endurance, ma a Maranello si guarda già al futuro. E lo scorso week end alle Finali Mondiali del Mugello, la grande festa del Pianeta Rosso, è stato tolto il velo alle inedite versioni da competizione della stradale 488 GTB, la 488 GTE e la 488 GT3. A loro l'onore (e l'onere) di portare avanti la vittoriosa eredità della 458 Italia, una delle vetture di maggior successo della storia di Maranello. Lo ha confermato Antonello Coletta, responsabile delle Attività Sportive GT: “Questa vettura ha il non facile compito di aprire un nuovo ciclo dopo quello straordinario della 458 Italia, una tra le più vincenti nella storia della Ferrari. Ci abbiamo lavorato tanto e lo stiamo continuando a fare perché il nostro obiettivo è avere una vettura performante ma anche facile da guidare, come era la 458 Italia” Un progetto ambizioso: la 488 è la prima Ferrari GT equipaggiata con motore turbo da quasi 30 anni a questa parte, l'inedito V8 di 3.9 litri biturbo che nella versione stradale eroga ben 670 cavalli e consente uno scatto 0-100 in soli 3 secondi. L'onomastica del modello non è certo frutto del caso: la sigla 488 indica la cilindrata unitaria del modello, ovvero la cubatura del singolo cilindro, dividendo i 3900 cc per gli 8 cilindri si ottiene 488 (la 458 vanta un motore da 4497 cc). Gli impegni in pista saranno numerosi e importanti per entrambe le declinazioni: la GTE, presentata nella tradizionale livrea bianca-rossa-blu sarà impegnata nel già citato World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans, dove troverà, oltre alle Porsche, la nuova Ford GT, ultima erede delle vetture protagoniste delle edizioni di fine anni '60. La GT3, caratterizzata da maggiori limitazioni aerodinamiche, scenderà invece in pista in trofei internazionali come Blancpain GT, 24 ore di Daytona, 24 ore di Spa e in tutti i principali campionati nazionali GT. L'obiettivo di Ferrari è quello di costruire 150 esemplari da competizione nei prossimi cinque anni e il debutto avverrà alla prossima 24 Ore di Daytona. Ma nel frattempo occhi puntati sul Bahrain, dove Ferrari si presenterà in veste di leader del campionato costruttori ma con soli 3 punti di vantaggio su Porsche. Gimmi Bruni, campione FIA GTE PRO 2013 e 2014 con Ferrari, ha chiare le priorità: “Il vantaggio è troppo ridotto, è come se partissimo alla pari. Dobbiamo cercare di stare davanti ai nostri avversari, ne abbiamo le capacità e credo che ce la giocheremo con il coltello fra i denti. Inutile nasconderci che il titolo piloti è difficile per noi così come per i nostri compagni della vettura numero 71 James Calado e Davide Rigon, ma il primo obiettivo della Ferrari è vincere tra i costruttori, e per questo obiettivo siamo ancora assolutamente in corsa. Daremo il massimo, quello di Sakhir è una pista che mi piace molto. La sera della gara guarderemo la classifica e tireremo le conclusioni”. Francesco Colla

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